26 agosto 2014

Panino e Listino da spiaggia: MONTEBOURG, DOPO DRAGHI, UN ALTRO EROE PER I TORI



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Anche la Francia finalmente si sveglia e reagisce, anche se il Ministro ribelle Montebourg viene "estromesso", non importa, è un segnale, importante.
I segnali di debolezza economica dalla Germania, il carisma e la volontà sempre più evidenti e decisi di Draghi e ora i primi accenni di vivacità francesi sono tutti sintomi di un cambiamento europeo verso l'espansione economica e monetaria sempre più vicini alla realtà e concretezza.
Le Borse intuiscono e salgono, i tassi e gli spread confermano, e scendono.
Ancora dubbi?
Qualcuno se lo ricorda l' "IO COMPRO" di fine 2008 inizio 2009?
Anche lì volavano epiteti e prese in giro, eppure sono 5 anni che Wall Street e molte altre piazze salgono, Wall Street adirittura record su record  e a una velocità impressionante, mai vista in passato.
Molti non ci hanno creduto, molti altri in questi 5 anni a ogni correzione hanno ripetuto: "la festa è finita", il risultato è stato a pochi mesi di distanza, nuovi record e nuovi rialzi.
Prima o poi finirà, ma non è questo il nostro scopo, ben altro, volevamo uscire dalla crisi economica attraverso la finanza, perchè qui, come si è dimostrato, c'erano grandi opportunità e fortunatamente, non so quante, ma ne verranno ancora.

Domani su Panino e Listino (in edicola su LIBERO) un esperimento di fantasia e nuovi temi operativi con obiettivi precisi. Per chi si fosse perso lo scorso numero, saranno riproposti dei prezzi perchè di fondamentale importanza.

Qui sotto come tradizione, per chi non avesse comprato il cartaceo, il pezzo precedentemente in edicola. Sono in arretrato di una settimana.



LIBERO 13 Agosto 2014


“Avanti tutta con le privatizzazioni, ma la strada per ridurre il debito rimane la crescita”: sul Sole24Ore il Ministro Padoan “anticipa” la delusione del dato sul Pil italiano e prepara il terreno al futuro rilancio. Buona la filosofia, sbagliata la ricetta.

Fin dagli anni Novanta le privatizzazioni sono state il jolly, l’asso nella manica dei governi italiani, il debito sale? Si apre il cassetto e si estrae una delle tante aziende di stato, si privatizza, si quota in borsa e si incassa riducendo il debito. Accade sempre più spesso a molti padri, si svendono i gioielli di famiglia, prima di affogare nella disperazione. Le Bin (le banche di interesse nazionale), l’Ina, Autostrade, Autogrill, Enel, Eni, Finmeccanica, Telecom sono solo alcune delle società privatizzate dallo Stato, alcune quotate a forte sconto, altre in scia all’euforia di borsa con buoni incassi. Prima con Ciampi e poi con Prodi, il Governo italiano dai picchi del 123% di Debito/Pil riuscì ad avvicinarsi alla fatidica quota del 100% (103% per la precisione), lo scollinamento sembrava a portata di mano, non fu mai raggiunto.  Il Debito/Pil essendo un rapporto di forze deve viaggiare in coppia, non basta che il debito si riduca, contemporaneamente deve crescere il Pil. E fu proprio a causa della cronica mancanza di crescita dell’Italia che il rapporto tornò a crescere sopra il 120%, uno sforzo vano.
Ripenso agli articoli letti molti anni fa quando ancora ero un giovane, in cui Luca Paolazzi (dir Centro Studi Confindustria) spiegava l’importanza dell’abbattimento del debito affinchè non diventasse un macigno e un’eredità letale per le future generazioni. Oggi da (ex) giovane, con la disoccupazione ai massimi e la recessione infinita, penso a quelle sagge parole rimaste inascoltate e a quanto poco o nulla si è fatto in questi anni.
Il Debito sale, la crescita scende e si ritorna con i vecchi sistemi, peccato che aprendo il cassetto, di gioielli di famiglia ne siano rimasti ben pochi. Chi pensa che la soluzione al Debito italiano siano le privatizzazioni o è un incompetente o ha degli interessi di comodo.
La crescita è l’unico sentiero verso la riduzione del Debito, una strada impervia se dopo numerose promesse, lo Stato, invece di pagare, chiede ancora la certificazione dei crediti delle imprese verso la Pubblica Amministrazione.
PIAZZA AFFARI: Pil a -0,2% e Milano si rimangia tutto il rialzo da inizio 2014. Può una Borsa crescere su promesse e crescita mancate? 
“Se un uomo si corregge da solo, che difficoltà avrà nel governare? Se non si corregge da solo, come potrà correggere gli altri?” Secondo Confucio “governare”  è anche correggere. Accantonando i gufi, chiediamo quindi a Renzi di correggere le illusioni di crescita e poi rimettersi al lavoro. Con un Pil positivo la borsa sarà riconoscente. Temo che caleremo fino a 18,500 prima di ripartire, ma non vedo drammi.
MPS: incidenti di percorso, ma a questi prezzi, impossibile non averla. Carpe diem
COBRA: saluta Piazza Affari, probabilmente è un arrivederci. +400% in 8 mesi, grazie, saluti e baci.
RATTI: non è certo un’altra Cobra, ma ha molto valore inespresso. Svegliate il can che dorme.


 

20 agosto 2014

Panino e Listino Estate: SI PUO' SALVARE L'ITALIA SENZA SVENDERLA? (Mercoledì 20 Agosto in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 


Una volta non era Estate senza Nick Kamen. Oggi non è Borsa senza Panino e Listino.
Oggi in edicola con una nuova puntata di "Salviamo l'Italia senza svenderla".
E poi la consueta carrellata di titoli e operatività con un caso da manuale: si può essere cassettisti e guadagnare?
Si può mantenere nel cassetto per molto tempo un titolo e alla fine guadagnare con grandi soddisfazioni?
Io l'ho sempre creduto e da oggi ho una conferma e una prova reale. Quasi il 2000% e con un titolo italiano.
Leggere per credere.



LIBERO 06 Agosto 2014

Nel nome del Padre, del Figlio e dello (E)Spirito Santo, la benedizione ai fedeli, si aprono le porte del Paradiso, andate in pace. Destino diverso, o destino avverso per l’Espirito Santo portoghese, che sta mettendo a dura prova anche i più devoti fedeli alla Borsa, per loro sembra aprirsi una porta diversa, molto simile a quella vista nell’Estate del 2011 e che portò cittadini e risparmiatori tra le fiamme dell’Inferno.
Effetto contagio lo chiamavano, il saggio Sunseri ci ricorda che anche Deutsche Bank, ben più grossa e pesante di Espirito Santo, non vive momenti felici, si pensava che l’aumento di capitale potesse dare il via a stagioni felici, la diminuzione degli utili nell’ultima trimestrale ha invece riportato l’autunno.
Se l’Europa torna a tremare, nemmeno dall’altra parte del mondo regna la felicità: anche l’Argentina, vicina all’ennesimo fallimento, sembra rivedere l’inferno del 2001. Un altro crac pronto ad affondare l’economia? No, niente paura, bastano due numeri a cacciare i fantasmi: 100 miliardi di dollari  fu il default del 2001, 1,5 quello di oggi, la somma che l’Argentina deve pagare a due fondi d’investimento americani (i fondi avvoltoio) che hanno trascinato il Paese davanti a un giudice americano e all’ennesima crisi.
Nessun risparmiatore coinvolto, nemmeno italiano, vuoi vedere che la lezione dei rendimenti all’11%  e dei guadagni facili del 2000 è servita?
A vedere l’andamento del mercato obbligazionario sembra proprio di no, anzi oggi si cade nell’irrazionalità opposta e cioè si compra a mani basse ciò che incomprensibilmente rende meno di quanto le leggi dell’economia (e del buon senso) richiederebbero. Il simbolo dell’assurdo è il decennale USA, un Paese che ha tutte le lancette dell’economia rivolte verso l’alto non può avere un rendimento sui titoli di stato  a un misero 2,5%. Questa è la bolla bomba atomica che porterà alla prossima armageddon,  non l’Argentina, non l’Espirito Santo.
“Comprai un biglietto di sola andata per l’Inferno… e ritorno!” cantavano i Darkness, sarà una crisi veloce, non vedremo nemmeno le corna del diavolo, ma solo quelle del toro.
PIAZZA AFFARI: “La ripresa è come l’Estate, prima o poi arriva” ha detto Matteo Renzi, la stiamo aspettando tutti, cittadini, risparmiatori e turisti. Il primo banco di prova sarà il dato sul Pil e Piazza Affari si è già piazzata a 20,000. Sarà battaglia! Lo spread rimane immobile è il tasso è al 2,70%, questa volta la speculazione è dalla nostra parte, non possiamo perdere anche quest’occasione.  Sotto 20,000 si cade a 18,000. Alla politica dico: poi nessun rimpianto.
BE: a 0,459 si chiudeva il buco e il buco è stato chiuso. Nei vari forum mi stanno già facendo arrosto, ma per me in prospettiva non cambia nulla. Siamo pur sempre a +80% da inizio anno e saliremo ancora molto. Per fine anno saremo su nuovi massimi. Comprare.
MPS: ai ritardatari solo un consiglio: comprare. Le irrazionalità sembrano eterne, ma al tempo stesso sono delle occasioni irrinunciabili.
BASICNET: nuova entrata. 2,10 il supporto. 2,40 la resistenza. Ghiotta!

12 agosto 2014

Panino e Listino (il meglio di...): COBRA NANO NANO, SALUTA E SE NE VA, GRAZIE!



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 


Cobra nano nano, saluta Piazza Affari, Vodafone ha lanciato con successo l'Opa, ora paga e ritira. Grazie di essere esistita!
Sul mercato Cobra ci ritornerà, ma con una capitalizzazione superiore, con capacità sviluppate che Vodafone si farà pagare a prezzi ben più alti.
Cobra regalata, ovvio, ma non da tutti, perchè chi ha seguito le indicazioni scritte su Panino e Listino può ringraziare Vodafone e stendere anche un tappeto rosso: quasi +400% in 8 mesi.
C'è chi mi ha detto che di questa previsione potrei vivere di rendita, grazie, ma non fa per me.
Allo stesso tempo però non bisogna nemmeno dimenticare e vivere ricordando solo le disgrazie, a vivere così si perdono solo occasioni. Come diceva il grande Capitano: Carpe Diem



LIBERO 6 Novembre 2013
“You can check out any time you like but you can never leave” che tradotto suona come: “puoi lasciare libera la stanza quando vuoi ma non potrai andartene mai”, sembrava il semplice ritornello della più celebre canzone degli Eagles, e invece sembra diventare la perfetta colonna sonora del tempo finanziario che stiamo vivendo.
Era Richard Fisher ( Fed di Dallas) nel Dicembre 2012 a manifestare le prime preoccupazioni per la spirale viziosa in cui la Fed  si stava infilando da qui “politica monetaria Hotel California” aggiungendo che “sarà difficile uscire da questa vortice monetario, come nella canzone degli Eagles è difficile lasciare quell’hotel”. Siamo orgogliosi di essere stati pionieri, fin dall’inizio in questa rubrica abbiamo cavalcato quella che sembrava un’assurda provocazione,  e che invece un anno dopo “la sindrome Hotel California” viene ripresa e usata da molti per spiegare l’attuale situazione: siti di Borsa, analisti finanziari e persino dal Sole24Ore, “Hotel California” era in testa nella hit parade di fine anni ’70 e sembra esserlo anche oggi, quasi 40 anni dopo.
La preoccupazione è dilagante, molti critici sostengono che la causa degli attuali vizi di mercato sia dovuto all’atteggiamento della Fed che “incoraggia” e consente investimenti speculativi in leva e quindi esagerati, che è un po’ come se il CIO incentivasse l’utilizzo del doping nello sport, che ne sarebbe della salute degli atleti? Un bel problema per la Yellen, prossimo governatore della Fed, che si troverà non solo la problematica eredità che Bernanke le consegnerà, ma anche Fisher (considerato un falco, quindi favorevole alla conclusione degli stimoli monetari) come membro votante del consiglio e quindi a Lei ostile. Quale sarà il finale della canzone “Hotel California”? Il “soft landing”, l’atterraggio morbido, il lieto fine, è il sogno di ogni banchiere centrale, un sogno, appunto. Aiuterà la Yellen sapere che per gli Eagles, il messaggio di “Hotel California” era una critica verso l’oscura vulnerabilità del sogno americano, e soprattutto una metafora della schiavitù da stupefacenti. Gli stessi stupefacenti da cui la finanza sembra non riuscire a fare a meno, e la Fed continua a fare da pusher.
FTSEMIB: “Boom di ordinativi” il ritornello nei notiziari è per tutti lo stesso, purtroppo non si tratta di economia e posti di lavoro, ma di finanza, il Btp va a ruba. “Hotel California” per molti una preoccupazioni, per noi fin dall’inizio il “Bengodi finanziario”, ma con la finanza non si mangia. E se grazie alla finanza si uscisse dalla crisi? Piazza Affari fa una pausa, pronta a riprendere la galoppata, già pregustando i botti di fine anno. Sopra 19,500 prepariamo la letterina per Babbo Natale.
COBRA: esce da una lunga crisi, ma ne esce bene. Compriamo sui minimi.
CHL: un macchinario per l’ossigenoterapia sembra la novità in casa Chl. Lo stesso ossigeno che servirebbe alle casse sfinite della società e degli azionisti. In soccorso sembra arrivare l’emissione di un prestito obbligazionario. Ci siamo?
3D: la nuova rivoluzione industriale? Anche la Gabanelli di Report sembra crederci. DDD, SSYS sono cresciute molto, ma se questo fosse solo l’inizio?
TELECOM: voglio ricordare che l’azionista Fossati è lo stesso che nel 2008 investì circa 540 ml di $ in APPLE, sappiamo com’è finita.
 


LIBERO 20 Novembre 2013
Ambienthesis, B. Ifis, Bioera, Cairo, Cementir, Fondiaria Sai, Impregilo, Iren, La Doria, Mediaset, Poltrona Frau, Reply, Safilo, Snai, Sogefi, Txt, Unipol, Valsoia e Yoxx: questo non è l’ennesima lista di consigli utili,  ma l’elenco delle società di Piazza Affari che nel 2013 hanno realizzato un rialzo superiore al 100%. Titoli raddoppiati di valore, e c’è ancora chi pensa che la Borsa non è salita. La percezione però, lentamente, sta mutando, un 4% di Btp non accontenta più e qualche cuore impavido si affaccia al “mercato del rischio” , ovviamente capita quando i titoli hanno già corso. Accade sempre prima della pausa, si scuote  l’albero, alcuni frutti cadono, altri rimangono attaccati al ramo e resistono. Il Mercato non è un ente di beneficenza, tende sempre le sue trappole, in molti inciampano, pochi arrivano al traguardo del guadagno. Vedi a esempio Cobra, tocca quota 0,50 (dove entrano i ritardatari) e lì prende la scoppola, una correzione del 10% che fa scappare le mani deboli, una volta liberato dalla zavorra, il titolo riparte a razzo. Mi chiedono: “perché il titolo è risalito?” Mi viene in mente la filosofia pragmatica di Deng Xiaoping: “non importa se il gatto è bianco o nero, l’importante è che prenda il topo”, se un titolo è bello, si deve comprare, l’importante è guadagnare. Può sembrare diseducativo, ma a volte porsi troppe domande è sbagliato.
Ad alimentare l’incertezza ci pensa Icahn (personaggio che ha ispirato Stone per creare Gordon Gekko), con uno dei suoi tweet: “i mercati rischiano una grande correzione”, e subito Wall Street cade, un ribasso piccolo come una virgola, ma che ferisce come il graffio di un orso gli ottimisti dell’ultima ora. Incertezza anche per Soros, un altro grande investitore, che è costretto a ridurre la sua posizione al ribasso incassando una perdita, anche i giganti sbagliano.
Come vedete, mentre il mercato continua la marcia al rialzo che sembra inarrestabile, aumenta la confusione generale e lo scetticismo. Tutto questo è normale, perché ricordatevi che ci sarà sempre un motivo per non comprare, ed è proprio quando quest’ultimo è assente e scompare l’incertezza che arriva il momento in cui si deve pensare a vendere.
FTSE MIB: continuo a essere convinto che entro fine anno saremo sopra 20,000, direzione 23,000. Appuntamento da non perdere.
ENI: i governi non hanno mai saputo spendere bene, ma almeno una volta sapevano incassare. Ricordate Enel a 8, le Eni ben piazzate e Finmeccanica sopra 20? Privatizzazioni che non sono servite a nulla, ma hanno portato un grande incasso. Oggi sembra che non sappiamo fare nemmeno quello. Privatizzare a questi prezzi significa svendere l’Italia.
CTIC: come vi avevo già scritto “meglio averle”. Primo obiettivo superare 1,70 e poi via diretti, fino a 2,50.
NOKIA: tra i titoli “centenari” (in percentuale) c’è anche la nostra cara Nokia. Gli Hedge Fund battono cassa e chiedono un dividendo straordinario. C’è ancora strada da fare.
BET: solo una correzione.
COBRA: avevo scritto: “accumulare sui ribassi”. Sopra 0,50, si vola a 0,80. Euforia, ma non fatevi travolgere.



LIBERO 27 Novembre 2013
FTSEMIB: 2013 troppo bello per essere vero, manca la ciliegina sulla torta. Quest’anno Natale sarà ricco, almeno per chi investe in Borsa. Vi stropiccerete gli occhi!
COBRA: ora ci leggono anche nei forum, ci chiamano “esperti di borsa”, termine che trovo orribile. Continuo a ripetere che il titolo è da accumulare sulle debolezze, obiettivo minimo 0,80. Il rafforzamento dell’Euro sullo Yen è uno degli assi nella manica della società.
MPS: si può convocare un’assemblea tra Natale e Capodanno? MPS può, forse Viola e Profumo puntano sull’effetto bontà delle festività. Sarà, in ogni caso sono positivo, MPS mi ricorda tanto l’operazione Olivetti di metà anni ’90.



LIBERO 04 Dicembre 2013
FTSE MIB:  in una maratona è giusto anche rallentare il passo, per recuperare energie, chiedetelo a Linus. Così è anche per Piazza Affari, nel pieno di una maratona al rialzo, ora è di nuovo  il momento di comprare e riaccelerare, il rally di Natale è alle porte.
CHL: nel sito farmachl.eu era in corso il conto alla rovescia per il lancio del nuovo prodotto “Oxy Home”, ma il mercato si sa è fatto di sorprese, la notizia è stata anticipata e subito il titolo ha fatto il botto. Ora la prova del nove, 0,055 è la quota da sfondare. I segnali tecnici dicono che questa è la volta buona, finalmente!
COBRA: ora la vogliono tutti, ma come ho scritto: non fatevi travolgere dall’euforia, né dall’isteria.
TELECOM: siamo solo all’inizio, questa sì è una maratona da correre.



LIBERO 11 Dicembre 2013
FTSEMIB: “nessun dubbio, la ripresa c’è anche in Italia” a dirlo è Giovanni Tamburi, un marchio che a Piazza Affari è sinonimo di garanzia. Ora la borsa di Milano è in attesa della riconferma del governo Letta, poi non ci saranno più incertezze. Sopra 18,800 è rally di Natale.
BE: Tamburi qui è un “pesante” azionista. Volete per una volta anticipare un rialzo e non doverlo sempre rincorrere? Questo è il titolo giusto da mettere nel cassetto.
MONCLER: un tempo era solo per “wild boys”, ora sembra che lo vogliano “indossare” tutti. Non sarà un flop come Saras, ma forse nemmeno stupefacente come Cucinelli. In ogni caso vale la pena esserci e sottoscrivere.
ESPRINET: Rajoy ha dichiarato che la Spagna è pronta per la crescita e l’Italia sembra imitare. E proprio su Spagna e Italia, Esprinet sta concentrando i suoi investimenti. Sopra 6 si torna a correre.
TELECOM: continua una storia speculativa emozionante. Sempre mantenere, sarà battaglia!
COBRA: lo Yen continua la sua svalutazione che tanto bene fa al bilancio di Cobra. E’ solo una pausa, qui si salirà tra molto e moltissimo.
FIAT: arriverà l’accordo con Veba e arriverà a sorpresa. Meglio esserci per non perdere il  botto.

 



LIBERO 18 Dicembre 2013
FTSE MIB: effetto Moncler, vola il piumino. Per un giorno siamo stati tutti paninari, anche Matteo Renzi. Piazza Affari aveva bisogno di questo entusiasmo. Se non sarà “rally di Natale”, sicuramente sarà rialzo almeno fino a Gennaio. Stiamo formando una base per ripartire, sopra 18,200 nuovi massimi.
TELECOM: il 2014 sarà l’anno dei mondiali in Brasile, mi era venuta l’idea di fare un “portafoglio nazionale italiana”, 11 titoli scelti sul nostro listino. Tra questi c’è sicuramente Telecom. “Ci sarà battaglia” avevo scritto, e così sia. Blackrock e poi? Vodafone?
MONCLER: Cucinelli è triplicata in meno di due anni. Chi lo dice che Moncler non farà lo stesso?
BET: Tamburi, dal successo in Moncler, al futuro successo in BET. Qui lo spettacolo non è nemmeno iniziato.
COBRA: nel breve si sta impantanando, ma per il futuro non ci sono dubbi. Il Cobra non è un serpente, per il 2014 sarà un titolo stupefacente.



LIBERO 15 Gennaio 2014
PIAZZA AFFARI: su Milano, la Mirti è tenera e possibilista. 2014 positivo, sia per azioni che per Btp. Una curiosità, il calendario 2014 è identico a quello del 1986. Se si potessero ripetere anche le acrobazie di quell’anno, allora sì i rialzi di Piazza Affari li vedrebbero tutti: Tori e scettici. Poveri gli Orsi! Di quota 21,000 non ci accontentiamo.
WALL STREET: Nasdaq il più vivace e il preferito dalla Mirti, dall’Estate a fine anno, inizia un periodo molto critico.
ORO: sul metallo giallo la Mirti ha delle palesi preferenze. Comprare dall’Estate e tenere in cassaforte, non ve ne pentirete.
FIAT: non è tutto buio il 2014, la luce si accende a Torino. Fiat e Marchionne, matrimonio perfetto. E’ anche tra i nostri titoli preferiti, cosa chiedere di più? 8 è solo una tappa.
BE e COBRA: chissà cosa pensa la Mirti di questi 2 titoli. A mio avviso siamo pronti a nuove accelerate, allacciate le cinture!



LIBERO 22 Gennaio 2014
FTSE MIB: per mesi ho ripetuto lo slogan “il meglio deve ancora venire”, ora dico: “il meglio deve ancora venire”. Per le principali Borse si è visto, per Piazza Affari ancora no, anche per Fumagalli i “7 anni di vacche magre” sono finiti. Gennaio è cominciato con un’ impennata, ora una correzione ci sta tutta: 19,000/19,500 i limiti. Una correzione tutta da comprare perché, ripeto: “il meglio deve ancora venire”.
CELL T: l’avete visto il rialzo “imbarazzante”? +150% in pochi giorni. Ora una pausa ci sta tutta, qualche movimento brusco, una fase in cui si deve accumulare perché l’obiettivo è lontano: 10 euro?
CHL: l’ho scritto nel commento alle “10 di Buddy”, quest’anno ci dobbiamo rifare, e con gli interessi! Necessaria la rottura di 0,055
BIANCAMANO: Biancamano da una “mano di bianco” ai conti e per un po’ il debito non sarà più una preoccupazione. Alla notizia il titolo salta a piè pari il tappo di 0,6 che tanto aveva represso i nostri sogni di guadagno. Ora 0,60 diventa supporto, per il titolo è partito un nuovo ciclo, nuova vita! 1,10 il primo obiettivo.
BEGHELLI: un altro titolo a nuova vita, ma ci vorrà tempo. 0,50 forte ostacolo.
COBRA: indovinate un po’ chi sarà la prossima a uscire dalle preoccupazioni del debito? 0,80 non è più una chimera, presto potremmo vederlo dallo specchietto retrovisore.
ESPRINET: è la dimostrazione che i titoli non devono essere inseguiti sull’euforia. Raccolta a 5, ora 6 diventa supporto. Obiettivo: 9 euro, come minimo!

 


LIBERO 12 Febbraio 2014
FTSEMIB: la Bce non ha agito e nemmeno la Cina, e persino le decisioni della Corte Costituzionale tedesca sono state interpretate in modo positivo dai mercati. Tutto questo vuol dire solo una cosa: Toro, Toro, Toro. I mercati hanno solo voglia di salire: sfondiamo quota 20,000
CHL: proprio nel giorno del compleanno di mio padre, azionista (insoddisfatto) di lungo corso della società, Chl fa uno sprint. Sembra quasi un regalo. Spente le candeline, ora si deve continuare e sfondare quota 0,055, non deludiamo una folla ormai sfinita.
COBRA: Octo (Montezemolo), concorrente di Cobra, è passata ai russi. Un motivo in più per comprarla. Siamo ormai vicini alle quote di rottura, pronti a impennare.











LIBERO 23 Aprile 2014

PIAZZA AFFARI: la Borsa è l’unica donna che ti da sempre una seconda possibilità, ma devi avere coraggio e provarci. Così come dopo il ribasso di Martedì 15, ma la devi saper cogliere, altrimenti rimani con un portafoglio pieno di “se” e quella donna, la Borsa, se la sposa qualcun altro. Rimbalzo da 21,000 riuscito, riprende la marcia verso 23,000.
KINEXIA: vuole diventare una “Star”, ma una stella verde per contraddistinguersi. In effetti già l’anno scorso in borsa ha brillato, ma è una stella dalla vita molto lunga. Sopra 2,70 c’è una prateria, dubito però che sarà una cosa di breve.
BE: non aprite quel cassetto.  Non è il titolo di un film, ma la commedia che ha come protagonista la nostra amata Be, e sarà con lieto fine.
COBRA: dopo aver sistemato il debito, ora si cerca marito. Sarà Vodafone? 



Libero 14 Maggio 2014
PIAZZA AFFARI: Milano dal sapore amaro, sembra di rivivere giornate d’autunno, mentre le altre borse fioriscono, qui cadono le foglie. Siamo rientrati in una fase delicata, o si scivola fino a 20,000 oppure, superati 22,000 ci arrampichiamo fino a 24,000. Ancora credo alla seconda ipotesi, in ogni caso, Draghi sotto di noi ha preparato un materasso, anche se cadremo non ci faremo male.
CHL: a Giugno andrà in scadenza un quinto del convertibile, gli obbligazionisti decideranno se incassare il cash oppure se reinvestire in azioni “speciali” CHL. Speciali perché verranno scontate del 20% rispetto al prezzo medio del mese di Maggio. Credo che per invogliare gli obbligazionisti l’azione salirà, 0,05 è sempre un punto di ripartenza. Un ronzino che diventerà purosangue?
POP MI: e con questa abbiamo fatto poker! Nuovo ingresso per Blackrock, la mano invisibile che continuerà a sostenere le quotazioni a Piazza Affari? Le mie preferite rimangono Carige e MPS, preparate il portafoglio per l’aumento.
COBRA: sempre in cerca di marito, ma con gusti difficili. 0,90/0,95 può essere una buona base da cui ripartire per un contratto prematrimoniale.
CISCO: il Nasdaq mi fa ancora tremare, ma questa vecchia star sembra scrollarsi la polvere di dosso. Era un cavallo stanco, ora vuol tornare a correre. Pegaso direzione 40$.
DAX: credo che l’indice da osservare ora sia questo. Sarà rottura vera? Dopo tanto appannamento, ora qualcosa si muove. Quota 10,000 mi toglierà ogni dubbio.


Beh, si potrà dire tutto, tranne che non ci ho creduto.



06 agosto 2014

Panino e Listino (germogli di RIPRESA): ITALIA IN RECESSIONE, RICOMINCIA LA CRISI? (Oggi in edicola su LIBERO)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



PIL Italia segna -0,2%: è Recessione!
Shock per l'Italia, per Renzi, per la politica, per l'economia, per i cittadini e per Piazza Affari.
E' di nuovo recessione, ma in verità, ne siamo mai usciti?
Piazza Affari paga il conto, inevitabile, eravamo saliti fino a un +15% da inizio anno sulle speranze e con fede per una ripresa, impossibile evitare la penale.
E poi si dice che per la Borsa l'economia non conta, se il Paese non cresce, la Borsa non può rimanere indifferente, ed è già molto che non si vada in negativo ma nonostante il ribasso di queste ore da inizio anno si mantiene un pur misero segno più.
A tutto questo ieri si è aggiunta la "bocciatura" di Goldman Sachs, fino a ora lo Spread e il tasso sul BTP decennale avevano tenuto stoicamente, e nonostante il rialzo dei tassi di oggi e i dati economici negativi ci va ancora di lusso!
PIL negativo, sinceramente ci speravo, se vogliamo smuovere questa politica indifferente dedita solo all'ignavia, o si prendono in mano i forconi, o più civilmente si devono sbattere in faccia la difficile e negativa realtà del Paese, solo così si agiteranno le pale e si smuoverà la ormai cronica innamovibilità.
Muoversi! Questo deve essere il verbo, altro che il "FATE PRESTO" del Sole24Ore che si vantava di aver salvato chissà cosa in Italia. Oggi a 2 anni di distanza, nulla è cambiato, e nonostante la speculazione e i Mercati (e non IL SOLE24ORE) siano oggi dalla nostra parte, nulla è stato fatto per effettuare quel benedetto salto di qualità.
Ora gli stolti daranno tutta la colpa a Renzi, perchè l'Italia è quel Paese del o sei PRO o sei CONTRO, come se fino a oggi il Paese avesse avuto ottimi governanti.
Se entri nella palude politica, trovi le sabbie mobili e lì affondi.
Muoversi! Ora su questo dato si deve attivare tutto l'attivabile, Draghi ci darà l'ennesimo aiuto? Sì, ce lo meritiamo veramente?
Sblocchiamo i pagamenti dovuti dalla Pubblica Amministrazione, tagliamo le spese inutili, ma non in modo lineare, ma con tagli specifici, ora la politica ha per l'ennesima volta sbagliato e chi sbaglia paga, dovranno finalmente ridurre le spese, il numero dei parlamentari promessa non mantenuta dal 2011.
Ma non c'è spina senza rosa, l'Italia anche senza la politica va, non affonda e non si incaglia, gli ordini all'industria, vero termometro dell'economia futura, sono in aumento, le aziende italiane piacciono, la Cina ha appena messo piede in molte delle principali aziende tricolori e tante altre aziende quotate e non quotate fanno gola.
NON SVENDIAMOLE!
Io so che molti di voi sono entrati prudentemente in Borsa, bene, ora è il momento di aggiungere, entrare con coraggio.
Se entro 3 giorni non sarà recuperata quota 20,000, allora il ribasso verso 18,000 si farà concreto e reale e il risultato non sarà crisi, ma peggio: stagnazione, lateralizzazione.
Questo vuol dire che non tutto è perduto, oggi si vende senza criterio, chi era più salito, oggi affonda nell'inchiostro rosso. Se in portafoglio mi trovo le MPS a -20% e le BET a +70% secondo voi cosa viene venduto?
Questo è il film che si proietta sulle sale operative, ma sono vendite assurde, momenti di pazzia in cui molti "panicano" e altri colgono le occasioni, questa è la differenza tra chi perde OGGI e chi GUADAGNERA' domani.

Oggi su Panino e Listino "germogli di ripresa", in cosa bisogna avere coraggio e di cosa bisogna avere veramente paura.
Se poi qualcuno vi ripeterà, hai visto è tutto sceso come previsto, ricordategli che l'aveva detto anche 3 anni fa, 2 anni fa e l'anno scorso, con scarso risultato. E poi ricordatelo anche fra 2 mesi, quando sarà tutto più in alto.
E intanto anche l'Euro scende e la Germania stenta, siamo tutti nella stessa barca, ma l'Italia ha una marcia in più!
Non vivete di rimpianti, ma cogliete le occasioni.







LIBERO 30 Luglio 2014


“Nessuno ha mai creduto in me, ma alla fine ho vinto”, alla domanda a chi dedichi la vittoria, questa è la risposta di Belinelli, neo campione NBA, circondato dalle emozioni e alla fine, piacevolmente travolto. Uno sfogo liberatorio, uno sfogo comprensibile perché fino a qualche anno fa, nella geografia degli dei della pallacanestro professionista, l’Italia non era nemmeno una provincia, e oggi, tra i campioni, emerge una bandiera tricolore.

Se il Btp, Piazza Affari e tutti gli strumenti finanziari marchiati Italia, avessero voce e possibilità di rilasciare una dichiarazione, non ho difficoltà a immaginare qualcosa di simile a quello che è stato pronunciato dal campione Belinelli, “nei momenti di difficoltà nessuno ha creduto in noi, ma alla fine abbiamo vinto”. Era il Novembre 2011, un momento doloroso, una tempesta politico/economico e finanziaria, l’Italia rischiava il fallimento e i nostri eroi, Piazza Affari e Btp subivano violente oscillazioni, sbandando nel mare finanziario in tempesta, la crisi affossava le azioni tricolori e infiammava il termometro del debito al 7%, eppure, nonostante l’acquolina da rendimento, pochi ci hanno creduto. Non il privato, spaventato dal disordine e dal panico, non le banche italiane costrette a vendere per diminuire il rischio, non le banche estere e nemmeno i fondi pensioni a causa delle severe bocciature subite dalle società di rating.

Sono passati quasi 3 anni e dalla tempesta sta spuntando un arcobaleno luminoso, il Btp e Piazza Affari da oggetti indesiderati e quasi pestilenziali, oggi sono il principale oggetto del desiderio di tutti i protagonisti di mercato.

Eravamo a un  7% di rendimento con un indice di Borsa retrocesso di un ventennio e nessuno osava avvicinarsi, e oggi, con il rendimento del BTP sceso sotto il 3% e Piazza Affari, rispetto ai minimi, quasi raddoppiata, vediamo che a loro viene riservato un trattamento quasi da rockstar, con il risparmio mondiale che fa a gara per strapparsi anche solo un lembo di tricolore che da tanto lustro a qualsiasi portafoglio.

Non tutti, perché nell’autunno del 2011 qualcuno ha comprato e sono quelli che riconoscono, nelle difficoltà, le grandi opportunità che nel lungo termine portano un buon risultato. Pazienza e coraggio fanno sempre la differenza.

PIAZZA AFFARI: Milano quest’Agosto vacanza mia non ti conosco. Mi aspetto operazioni scoppiettanti, fuochi d’artificio. Sopra 21,200 si accendono i mortaretti.

PROFILO: preparatevi che tra poco riparte, Arpe re mida.

BE: c’è sempre quel buco a 0,46, se ci torna si compra.

MONDADORI: le fasi di accumulo mettono sempre a dura prova i nervi, quanti sapranno resistere? Comprare e rimanere in sella, 0,90 la base.

D’AMICO: qui si fanno navi importanti, e qui per fortuna non c’è nessun Schettino. Vale il discorso di Mondadori.

ALERION: potrebbe essere il tormentone estivo. Accumulare sopra 3.

SAIPEM: non mi piace, né mi è mai piaciuta. Ora il rischio è di scivolare a 16. Molto meglio ENEL, sopra 4,80 si può tornare a prezzi delle prime privatizzazioni. I cassetti già ballano!