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Pubblicato da Buddy Fox
Se a ognuno di voi fosse data la possibilità di tornare indietro nel tempo, cosa cambiereste dei vostri investimenti?
Chissà quante occasioni perse, titoli abbandonati troppo in fretta, o peggio venduti in perdita e poi visti risalire, oppure ho comprato troppo poco di quello, oppure maledetta la volta che ho comprato quell'altro etc etc etc....
Ricordate FINMECCANICA? Titolo che ho comprato solo una volta in vita mia, tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012, quante volte ho ripetuto "ACCUMULARE SOTTO 3". Ma il bilancio faceva schifo, obiettava qualcuno, oppure crolleremo ancora, diceva un altro, oppure hai comprato Sopaf e Chl e anche questo titolo crollerà, ripetevano sempre gli stessi. Oggi in soli 3 anni siamo oltre il 300% di rialzo, una pessima idea non è vero?
E FCA? Io preferisco chiamarla Fiat, nella mia lista della spesa dalla fine 2008 inizio 2009 al grido "IO COMPRO", sempre a ripetere "quando sale Fiat? quando sale Fiat?"
Eravamo sotto i 4 euro e già era salita, ma non bastava. Pochi hanno avuto pazienza, pochi ci hanno creduto, oggi siamo a +400% e oltre, e salirà ancora. E poi verranno a recriminare quando crollerà. Dovevi svegliarti prima e comprare a 3 euro.
Per non parlare di Brembo, ma quella è un'altra storia. Per molti è già stata una fatica rimanere per pochi mesi in sella di COBRA, pochi mesi che hanno fruttato il 400%, sembrano sogni, ma sono cose che si sono realizzate.
I mercati sono molto democratici, più della nostra società, ti danno sempre un'altra possibilità, e se puoi, dopo aver sbagliato, te ne danno ancora un'altra. Ma se ogni volta non sei capace o non fai in tempo a coglierla, non devi cercare un colpevole, perchè se ti guardi allo specchio, il colpevole è davanti a te.
Domani su Panino e Listino il tema è questo, sarà difficile da imparare, ma molte volte rimanere dentro una posizione è il modo più facile per guadagnare, senza far fatica. L'unica difficoltà è scegliere il cavallo giusto.
Varoufakis come "Re Leonida"? Sembra un grande personaggio, ma sulla Grecia e sulla risoluzione del problema, nutro ancora forti dubbi.
Nei prossimi giorni, per chi non ha comprato Libero, pubblicherò le "10 di Buddy 2015", con l'aggiornamento di Gennaio.
LIBERO 28 GENNAIO 2015
“Scusate il ritardo, ma non funzionavano gli
ascensori” l’umorismo non manca a Draghi, nemmeno nei momenti più delicati,
scioglie i nodi della tensione e si prepara alla conferenza che lo proietterà
nella storia come la nuova divinità per gli investitori rialzisti. Mario
Draghi, alto e fiero, lo sguardo del condottiero (Cesare l’aveva soprannominato
la stampa tedesca) il viso scolpito nel marmo che lascia scivolare un sorriso
beffardo, meno enigmatico della Gioconda perché quel sorriso fa capire tutto,
ha vinto lui, preparatevi che si vola. E’ finita con il lieto fine, come nelle
favole, come nei film che più ci hanno entusiasmato, Rocky Mario Draghi ha
sconfitto il gigante Weidmann Ivan Drago, a quel punto l’annuncio dell’avio
degli stimoli monetari era una semplice formalità, la quantità una sorpresa,
una generosità che ha dato una frustata alle quotazioni. “BOOM” il bazooka ha
sparato, all’unisono Borsa, Spread ed Euro hanno fatto il balzo, la prima verso
l’alto, le altre due verso il basso. Tutto come da copione. Giovedì 22 Gennaio
2015 un giorno che entrerà nella storia, per la cronaca ma non per i mercati,
non sono questi i momenti in cui si creano le tendenze, bensì quando tutto
ancora tace, la gestazione arriva da lontano. Si guardi l’Euro/Dollaro, l’8
Maggio del 2014 eravamo a quota 1,40 e niente ancora riusciva a smuovere la
valuta da quelle quote ingiustificate, ma nel sottobosco, nel mercato delle
opzioni gli operatori erano tutti sovrappesati in Dollari, un indizio che era
quasi più di una prova della futura tendenza. Bastò un accenno di Draghi
sull’eccessiva valutazione dell’Euro per causare la prima slavina. Giovedì
prima del bazooka eravamo a 1,16, dopo lo sparo a 1,13, il movimento viene da
molto lontano ed è tutt’altro che finito.
Giovedì a fine
seduta, l’entusiasmo delle borse sfuma, il bazooka non è stato così dirompente
da dissipare i pericoli europei, Atene e Mosca sono all’orizzonte.
“La Grecia è
Bearn Stearns e l’Italia è Lehman Brothers” scrive Ben Hunt di Salient (società
di gestione nel Texas), non mi stupirei se nelle prossime ore, dopo le rose del
Qe rispuntassero le spine dell’economia. Attenzione a non pungervi.
PIAZZA AFFARI:
“l’Italia di Renzi è una storia interessante” dice il Nobel Shiller.
Milano è
un’occasione anche per me, ma non ancora. Sono scattati gli stop a 19,500 ma
non sono andato al rialzo, credo che lì torneremo. Le armi per difendervi ve le
ho già date.
WS: il Manchester
che si lascia scappare Pogba, Buffet che compra IBM dopo che il titolo è già
raddoppiato, anche i grandi sbagliano. Errori di valutazioni, gli stessi fatti
da Wall Street. Quotazioni troppo alte. Per il Nasdaq pericolosa chiusura di
Gennaio sotto 4760.
TXT: nuova
entrata. 8 è un buon prezzo da cui partire.