27 novembre 2013

DECADENZA BERLUSCONI, THANKSGIVING DAY ITALIANO?


email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

Nel Tg Economia Rai di oggi è stata esaltata una notizia che riguarda Fincantiere, si dirà molto bene, riguarda una società italiana d'eccellenza che sta uscendo dalla crisi, ma siamo sicuri che la notizia sia veramente una buona notizia?
Leggiamola: a Fincantieri è stata affidata la commissione per costruire una nave per l'estrazione di petrolio, capace di navigare in acque difficili come quelle del Polo. La commissione, mi pare, è di matrice russa. Ora vi chiedo, anche se riguarda un'azienda gioiello dell'Italia, siamo sicuri che andare a estrarre petrolio al polo sia una buona notizia?
 Soprattutto in un fase ciclica come l'attuale dove il petrolio è una materia prima in decadenza?
La Rai piange i morti in Sardegna per lo stupro del territoio, e poi plaude a nuovi tentativi di violenza.
Madre Natura è pronta per nuove sculacciate e castighi.

Tornando ai mercati, Piazza Affari sembra pronta a ripartire, contando nello strappo natalizio e negli ultimi accadimenti, sia economici, sociali e tecnici, a Lei favorevoli. Quest'anno mancherà l'importante test tecnico dell'8 Dicembre, data capace di misurare la consistenza dello stato di euforia, ma un'altra data si profila come metro di misura: domani e dopo domani, giorni in cui Wall Street riposerà per il proprio "Natale" e si concentrerà nello shopping sfrenato, in quei giorni, tutti gli occhi saranno puntati sull'Europa, su Piazza Affari e sui titolino, vero strumento per tastare gli attributi del Toro.
Forza che ci siamo quasi, domani dobbiamo esagerare, soprattutto con quei titoli, l'elenco che ognuno di voi conosce.

Tutto va a coincidere con la decadenza di Berlusconi, la ricordate l'accoglie za della Borsa nel 1994, nel giorno della prima vittoria del Cavaliere?
Ora guardate la sberla, e il calcio d'addio. E' un Toro cinico.
La decadenza di Berlusconi coincide proprio con la celebrazione del "THANKSGIVING Day", il Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti. Non sarà mica la scusa per importare dall'estero una nuova festività? 
Anche se tutto sommato un barbecue domani in ci starebbe male. Qui i in Italia, al posto del tacchino, quest'anno ci metteremo l'orso.

26 novembre 2013

Panino e Listino (palle d'acciaio): LA GABANELLI UNA DONNA CON LE PALLE D'ACCIAIO, QUELLE DI LETTA? (Mercoledì 27 Novembre in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 

Fa sorridere vedere oggi Letta, al fianco di Putin, annunciare nuovi accordi commerciali con la Russia. Fa sorridere, dopo aver visto la puntata di Report di ieri sera della Gabanelli, lei sì, donna con le palle. 
Mi ha fatto venire i brividi quando con grande leggerezza e forse sfrontatezza ha detto: "chissà se Putin e Berlusconi staranno guardando il programma". Mi sono venuti i brividi pensando non a Berlusconi e Putin che guardano il programma (perchè sicuramente lo stavano guardando) ma per i commenti dei due sulla Gabanelli, non ci vuole molta fantasia a immaginarli.
Report è un programma sempre più interessante, sebbene per me molto complicato in alcuni passaggi, perchè si può essere d'accordo o in disaccordo con le indagini giornalistiche, ma è il lavoro che impressiona, il coraggio e l'approfondimento dotato di grande impegno e condito con ottime dosi di buonsenso. Eppure, lo share è sempre lì, poco sotto o poco sopra il 10%, un lavoraccio che in termini di ascolti regala ben poche soddisfazioni, a differenza di altri programmi che con il minimo impegno portano a casa risultati immeritati.
Ma se Report nonostante il prezioso lavoro abbia pochi ascolti, allora anche "Panino e Listino" con i suoi 3 lettori può sperare di portare un ottimo servizio, non trovate?

Intanto il Governo di Letta "Palle d'acciaio" vacilla a causa degli attacchi di Silvio Berlusconi. Ho ascoltato la conferenza stampa di ieri in cui sono stati giocati gli ultimi assi delle "carte segrete", e ho avuto tutta l'impressione che nemmeno Berlusconi ci capisse un granchè. Non ne posso più, non ne possiamo più, e sembra evidente che anche i mercati abbiano esaurito la pazienza e ogni tipo di sopportazione, molto probabile che dopo i voti sulla decadenza e l'approvazione della "legge di stabilità", Piazza Affari riprenderà la marcia rialzista, sempre che Wall Street non giochi qualche brutto scherzo di fine anno.
Lo scenario peggiore, che Berlusconi (e non ce l'ho con lui) continui a regnare e ci prenda per sfinimento. Ma siete sicuri che il vero pitone sia la Santanchè?

Intanto, grazie a Cobra, abbiamo scoperto che ci leggono anche nei forum, e sempre su Cobra continuiamo a puntare, anche se i lettori fanno orecchie da mercante. Vi avviso, e questa è una minaccia, poi non venitemi a dire che ho consigliato Cobra a 2 euro, perchè io l'ho segnalata sotto 0,40.
In "Panino e Listino" di domani troverete tante previsioni interessanti, dopo averlo letto, forse vi lamenterete meno del sottoscritto. E poi titoli e temi operativi, anche se i fedeli de "Il Dolce e l'Amaro" sanno già tutto.

Qui sotto come al solito, l'articolo uscito in edicola la scorsa settimana, una replica che sembra piacere a molti, ma non a tutti ;-)



LIBERO 20 NOVEMBRE 2013
 Ambienthesis, B. Ifis, Bioera, Cairo, Cementir, Fondiaria Sai, Impregilo, Iren, La Doria, Mediaset, Poltrona Frau, Reply, Safilo, Snai, Sogefi, Txt, Unipol, Valsoia e Yoxx: questo non è l’ennesima lista di consigli utili,  ma l’elenco delle società di Piazza Affari che nel 2013 hanno realizzato un rialzo superiore al 100%. Titoli raddoppiati di valore, e c’è ancora chi pensa che la Borsa non è salita. La percezione però, lentamente, sta mutando, un 4% di Btp non accontenta più e qualche cuore impavido si affaccia al “mercato del rischio” , ovviamente capita quando i titoli hanno già corso. Accade sempre prima della pausa, si scuote  l’albero, alcuni frutti cadono, altri rimangono attaccati al ramo e resistono. Il Mercato non è un ente di beneficenza, tende sempre le sue trappole, in molti inciampano, pochi arrivano al traguardo del guadagno. Vedi a esempio Cobra, tocca quota 0,50 (dove entrano i ritardatari) e lì prende la scoppola, una correzione del 10% che fa scappare le mani deboli, una volta liberato dalla zavorra, il titolo riparte a razzo. Mi chiedono: “perché il titolo è risalito?” Mi viene in mente la filosofia pragmatica di Deng Xiaoping: “non importa se il gatto è bianco o nero, l’importante è che prenda il topo”, se un titolo è bello, si deve comprare, l’importante è guadagnare. Può sembrare diseducativo, ma a volte porsi troppe domande è sbagliato.
Ad alimentare l’incertezza ci pensa Icahn (personaggio che ha ispirato Stone per creare Gordon Gekko), con uno dei suoi tweet: “i mercati rischiano una grande correzione”, e subito Wall Street cade, un ribasso piccolo come una virgola, ma che ferisce come il graffio di un orso gli ottimisti dell’ultima ora. Incertezza anche per Soros, un altro grande investitore, che è costretto a ridurre la sua posizione al ribasso incassando una perdita, anche i giganti sbagliano.
Come vedete, mentre il mercato continua la marcia al rialzo che sembra inarrestabile, aumenta la confusione generale e lo scetticismo. Tutto questo è normale, perché ricordatevi che ci sarà sempre un motivo per non comprare, ed è proprio quando quest’ultimo è assente e scompare l’incertezza che arriva il momento in cui si deve pensare a vendere.
FTSE MIB: continuo a essere convinto che entro fine anno saremo sopra 20,000, direzione 23,000. Appuntamento da non perdere.
ENI: i governi non hanno mai saputo spendere bene, ma almeno una volta sapevano incassare. Ricordate Enel a 8, le Eni ben piazzate e Finmeccanica sopra 20? Privatizzazioni che non sono servite a nulla, ma hanno portato un grande incasso. Oggi sembra che non sappiamo fare nemmeno quello. Privatizzare a questi prezzi significa svendere l’Italia.
CTIC: come vi avevo già scritto “meglio averle”. Primo obiettivo superare 1,70 e poi via diretti, fino a 2,50.
NOKIA: tra i titoli “centenari” (in percentuale) c’è anche la nostra cara Nokia. Gli Hedge Fund battono cassa e chiedono un dividendo straordinario. C’è ancora strada da fare.
BET: solo una correzione.
COBRA: avevo scritto: “accumulare sui ribassi”. Sopra 0,50, si vola a 0,80. Euforia, ma non fatevi travolgere.
 

20 novembre 2013

Panino e Listino (il silenzio): SARDEGNA, SIMBOLO DELL'ITALIA SVENDUTA E STUPRATA



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 

Dopo la pioggia scrosciante, ora a piovere sono le lacrime. Si ripete il solito copione che invece di commiserare, sembra ormai un'offesa, il rifugio dell'ipocrisia. E dopo, chi sarà il prossimo?
Siccome ormai siamo tutti stanchi di questi comportamenti, che durano solo lo spazio di un momento, il tempo di una celebrazione e commemorazione, e poi torna tutto come prima, alle lacrime, preferirei vedere scendere altre gocce, quelle del sudore della fronte, magari dei responsabili, per coscienza e per colpa, si mettono al lavoro e cercano di rimediare, o almeno di prevenire la prossima strage.
Succederà? Difficile, perchè in gestazione ci sono altre idee e progetti: un super autostrada che da Orte arriva a Venezia, ma che bella idea! Nuovi trafori e deturpazione del panorama e dell'ambiente, prepariamo il terreno alla prossima catastrofe.
"No Tav", "No Ponte sullo Stretto", "No Autostrada", qui non si tratta di diventare negazionisti su tutto, qui si tratta solo di buon senso e di responsabilità e amore verso la nostra terra meravigliosa, o di quello che ne è rimasto.
Quand'è che è finito il tempo di nuove costruzioni, è il momento di conservare e di restaurare, per mettere in sicurezza il popolo, anche questo potrebbe essere un modo, da parte dei politici, di riconquistare la fiducia dei cittadini.
Proteggere, questo deve essere il primo verbo.
Se noi tolleriamo tutto questo, cosa lasceremo ai nostri figli? 
E' questa la canzone giusta...  Forza Sardegna!

Per quanto riguarda la Borsa, non cambia nulla, oggi in "Panino e Listino" sono andato molto sul pratico, è il momento di schiacciare il pedale sull'acceleratore. Chi vuol capire, capisca.
Nel mio piccolo, spero che il mio blog e la newsletter "il Dolce e l'Amaro" possa fornire i mezzi e le disponibilità per aiutare chi è in difficoltà e per chi non lo è, che sia il mezzo per la realizzazioni dei propri sogni.

Qui sotto, come tradizione, il pezzo che è andato in edicola la scorsa settimana.
Salut

LIBERO 13 NOVEMBRE 2013
“Warren is in the house”  questo è stato il messaggio, il tweet, il primo cinguettio di Warren Buffett su Twitter. Se anche Buffett, che della bolla internet era rimasto totalmente fuori perché allergico al settore tecnologico (celebre la frase “non compro quello che non conosco”) tanto che in quella breve epoca euforica molti lo misero in discussione come guru, se anche lui prudente e avverso alle modernità non tangibili, decide di aprire un account  e cinguettare, vuol dire che Twitter è qualcosa, che Twitter ha un futuro. Quale miglior attestato di qualità si poteva avere per decidere di investire in questa nuovo fenomeno? Eppure, alla vigilia, fino all’ultima ora prima della quotazione  gli scettici erano la maggioranza, scottati dal collocamento flop di Facebook, dimenticarono l’imprimatur, la quasi benedizione di Warren Buffett  a crederci, e come spesso accade, arriva la beffa, perché Twitter parte subito con una sospensione, eccesso di entusiasmo, tanto che la prima giornata per l’uccellino si chiude con un rialzo roboante: +72,7% dal prezzo di collocamento. Le aspettative, in borsa come nella vita, sono un grande inganno, tanto erano alte per Facebook  (seguite da cocente delusione), quanto erano basse su Twitter , e allora come capire quando l’aspettativa è una trappola e quando invece un’occasione? Impossibile saperlo, non esistono formule magiche, si vive di indizi e non sempre si arriva a soluzioni chiare, perché poi capita l’evento inatteso , come quello di giovedì 7 Novembre, quando Draghi (Bce) taglia i tassi, spiazzando il mercato che tra stupore ed entusiasmo accende la miccia verso il rialzo, ma sono polveri bagnate perché nel giro di pochi minuti l’euforia è già spenta, anzi Piazza Affari addirittura caracolla chiudendo la giornata con un ribasso del 2%. Si rimane storditi e ci si chiede il perché di queste reazioni a prima vista inspiegabili. In realtà in tutta questa confusione, una verità esiste, il giorno in cui sarete voi a darmi i segnali di borsa (un momento euforico) inizierò a chiedermi se è arrivato il momento di vendere tutto. Perché l’euforia tornerà, potete credermi.

FTSE MIB: risparmiatori entusiasti per la sottoscrizione dei nuovi BTP Italia, convinti di aver fatto l’affare. Chissà se la penseranno allo stesso modo, dopo aver visto Piazza Affari chiudere il 2013 con un rialzo vicino al 30%.  Finchè stiamo sopra 18,000 nessun sogno è impossibile, anzi, preparatevi all’impossibile. Quota 23,000?

CHL: un macchinario per l’ossigenoterapia sembra la novità in casa Chl. Lo stesso ossigeno che servirebbe alle casse sfinite della società e degli azionisti. In soccorso sembra arrivare l’emissione di un prestito obbligazionario. Ci siamo?

BE: Tamburi e Rocco Sabelli come azionisti principali, che bel pedigree. Sopra 0,30 il decollo.

COBRA: un morso e via, dalla nostra segnalazione, quasi +30% in poche sedute. I conti migliorano, il rialzo è solo all’inizio. 0,50 zona di stazionamento.

ESPRINET:  smaltiti gli eccessi in zona 5, siamo pronti per riprendere la scalata. La vetta? Almeno 10 euro.

FIAT: riprende la marcia per sfondare 6,5. E’ la volta buona.



14 novembre 2013

Panino e Listino (speciale Chl): CHL LA STORIA INFINITA, SEMPRE IN ATTESA DELLE NOVITÀ


email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

Francesco Caruso dice che "fare" borsa seguendo solo i fondamentali è come guidare su una strada pensando che sia sempre dritta, alla prima curva ti capotti.
Non avrei potuto trovare metafora migliore, e si sa quanto mi piacciono le metafore...
Chl ha appena pubblicato i conti, fanno schifo e non é una novità, altrimenti perché il titolo sarebbe crollato su quotazioni da prefisso telefonico?
Non serve un ragioniere per capire che il bilancio è pessimo, ma a noi interessa?
Pensavamo forse che il settore del commercio elettronico di Chl avesse futuro in mezzo alla crisi?
Noi qui aspettiamo altro, siamo in perenne attesa, ormai sfiniti e in agonia delle novità scritte sia qui che nella mia rubrica su Libero e anche in altri siti.
Prestito obbligazionario, conti FarmaChl e il commercio del macchinario per l'ossigenoterapia oltre ad eventuale espansione all'estero, questo è il nettare che ci deve nutrire!
Ma se non fanno presto, qui rischiamo tutti di morire di fame e di stenti.
La maratona continua...

12 novembre 2013

Panino e Listino: VENDITA SPIAGGE ITALIANE? ABBIAMO PERSO ANCHE LA CREATIVITA' (Mercoledì 13 Novembre in edicola su Libero)


email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 

Il Governo Letta si è inventato la vendita delle spiagge italiane per ridurre il Debito?
Eh no, non va bene!
Non va bene perchè questa grande idea non è un'invenzione del Governo Letta, ma è la scopiazzatura del più grande economista italiano in termini di creatività: Giulio Tremonti.
Fu Giulio Tremonti il primo, nel 2005 a estrarre dal cilindro l'ideona di vendere la bellezza delle coste italiane.
A dimostrazione che gli anni passano, e non cambia nulla, anche in creatività e fantasia iniziamo a scadere.
Passano gli anni e intanto: non cancellano le province, non diminuisce il numero dei parlamentari, non diminuiscono stipendi ed emolumenti, non si tagliano i costi della spesa pubblica etc etc etc.
Ma per quanto ancora continueremo a farci prendere in giro. Per quanto tempo ancora voteremo queste persone?
Ah giusto, c'è una legge elettorale pessima, il PORCELLUM, nemmeno quello cambia.

"Panino e Listino" il pezzo della settimana scorsa, questa volta l'ho anticipato, perciò non ho altro da postarvi, se non consigliarvi il numero di domani, vi anticipo il tema: TWITTER, ma soprattutto molti temi operativi.
E vediamo come va domani, se continuerà la tradizione dell'astinenza da commenti e se i miei titoli saranno capaci di fare tendenza.
Soffici sogni

10 novembre 2013

Panino e Listino (Sunday Morning): ANCHE DRAGHI CERCA ALLOGGIO ALL' "HOTEL CALIFORNIA"? (novità Chl)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 

 Buona domenica amici. Promessa non mantenuta, e questo non mi piace, per questo motivo ho pensato di rimediare pubblicandovi l'ultimo "Panino e Listino" andato in edicola mercoledì 6 Novembre, in anticipo rispetto al solito per rispetto nei confronti di chi ha comprato il giornale e non ha trovato su carta le promesse che io avevo fatto qui sul web.
La pubblicità ha avuto la meglio, la redazione è stata costretta, per mancanza di spazio a limare il pezzo.
Qui sotto, ora, lo potete trovare in formato integrale, e avete tutta la Domenica, con mercati chiusi, per leggerlo in tranquillità.
Ahimè COBRA è già scattata, ma quella su LIBERO c'era, e chi l'ha letto ha potuto subito cogliere al volo l'occasione. In ogni caso, COBRA è solo all'inizio, sul prossimo ritracciamento si dovrà caricare ancora.

Tornando alla cronaca finanziaria, l'ultima mossa di Draghi ha spiazzato molti, tranne il sottoscritto: disoccupazione ai massimi, economia stagnante e inflazione inesistente (come vado ripetendo da anni motivandolo), se non ora quando? Se non tagli i tassi ora, anche riducendoli a zero, se non attui ora politiche sperimentali espansive, quando lo farai? Persino l'ortodossia monetaria tedesca si deve piegare.
Draghi non potrà mai sperimentare le acrobazie della Fed, ma prova a forzare il torchio il più possibile, anche lui bussa all' "Hotel California"?
Come ne usciremo? Una possibile risposta ho cercato di darla nel pezzo di "Panino e Listino".
Quel che più ha sorpreso è stata la reazione dei mercati, prima euforici sul taglio a sorpresa e successivamente una violenta discesa che ha spento ogni euforia. Notiziari e commentatori a chiedersi il motivo senza trovare una spiegazione.
Mi ritorna in mente quanto successo nell'Estate del 2012, successivamente alla famosa e gloriosa frase pronunciata dallo stesso Draghi in difesa dell'Euro, reazione: grande rialzo, seguito da un tonfo imprevisto e immediatamente nei giorni seguenti la violenta risalita.
Ecco, oggi potremmo rivedere lo stesso copione, è inevitabile, Orsi dovete rassegnarvi, almeno a Piazza Affari, quest'anno rivivrà una fine d'anno con i botti!

Quanto mi piace Dillon Francis, house music modernizzata, la voglia di un ritorno in discoteca, è un po' come il richiamo della foresta. Perfetta colonna sonora per questo prezzo, soprattutto per qui sotto troverete una sorpresa. I più attenti sapranno già la novità, per altri potrebbe essere un ottimo motivo per continuare a sperare, confindando che la speranza si trasformi presto in soddisfazione concreta...


 LIBERO 06 Novembre 2013
“You can check out any time you like but you can never leave” che tradotto suona come: “puoi lasciare libera la stanza quando vuoi ma non potrai andartene mai”, sembrava il semplice ritornello della più celebre canzone degli Eagles, e invece sembra diventare la perfetta colonna sonora del tempo finanziario che stiamo vivendo.
Era Richard Fisher ( Fed di Dallas) nel Dicembre 2012 a manifestare le prime preoccupazioni per la spirale viziosa in cui la Fed  si stava infilando da qui “politica monetaria Hotel California” aggiungendo che “sarà difficile uscire da questa vortice monetario, come nella canzone degli Eagles è difficile lasciare quell’hotel”. Siamo orgogliosi di essere stati pionieri, fin dall’inizio in questa rubrica abbiamo cavalcato quella che sembrava un’assurda provocazione,  e che invece un anno dopo “la sindrome Hotel California” viene ripresa e usata da molti per spiegare l’attuale situazione: siti di Borsa, analisti finanziari e persino dal Sole24Ore, “Hotel California” era in testa nella hit parade di fine anni ’70 e sembra esserlo anche oggi, quasi 40 anni dopo.
La preoccupazione è dilagante, molti critici sostengono che la causa degli attuali vizi di mercato sia dovuto all’atteggiamento della Fed che “incoraggia” e consente investimenti speculativi in leva e quindi esagerati, che è un po’ come se il CIO incentivasse l’utilizzo del doping nello sport, che ne sarebbe della salute degli atleti? Un bel problema per la Yellen, prossimo governatore della Fed, che si troverà non solo la problematica eredità che Bernanke le consegnerà, ma anche Fisher (considerato un falco, quindi favorevole alla conclusione degli stimoli monetari) come membro votante del consiglio e quindi a Lei ostile. Quale sarà il finale della canzone “Hotel California”? Il “soft landing”, l’atterraggio morbido, il lieto fine, è il sogno di ogni banchiere centrale, un sogno, appunto. Aiuterà la Yellen sapere che per gli Eagles, il messaggio di “Hotel California” era una critica verso l’oscura vulnerabilità del sogno americano, e soprattutto una metafora della schiavitù da stupefacenti. Gli stessi stupefacenti da cui la finanza sembra non riuscire a fare a meno, e la Fed continua a fare da pusher.

FTSEMIB: “Boom di ordinativi” il ritornello nei notiziari è per tutti lo stesso, purtroppo non si tratta di economia e posti di lavoro, ma di finanza, il Btp va a ruba. “Hotel California” per molti una preoccupazioni, per noi fin dall’inizio il “Bengodi finanziario”, ma con la finanza non si mangia. E se grazie alla finanza si uscisse dalla crisi? Piazza Affari fa una pausa, pronta a riprendere la galoppata, già pregustando i botti di fine anno. Sopra 19,500 prepariamo la letterina per Babbo Natale.
COBRA: esce da una lunga crisi, ma ne esce bene. Compriamo sui minimi.
CHL: un macchinario per l’ossigenoterapia sembra la novità in casa Chl. Lo stesso ossigeno che servirebbe alle casse sfinite della società e degli azionisti. In soccorso sembra arrivare l’emissione di un prestito obbligazionario. Ci siamo?
3D: la nuova rivoluzione industriale? Anche la Gabanelli di Report sembra crederci. DDD, SSYS sono cresciute molto, ma se questo fosse solo l’inizio?
TELECOM: voglio ricordare che l’azionista Fossati è lo stesso che nel 2008 investì circa 540 ml di $ in APPLE, sappiamo com’è finita.

07 novembre 2013

MENTRE A WALL STREET ARRIVA TWITTER, A PIAZZA AFFARI SIAMO ANCORA FERMI ALL'IMU



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 

Imu, ancora tu? Ma non dovevamo non pagarti più?

Mentre qui in Italia rimaniamo avvinghiati a vecchi brani nostalgici, oltreoceano la rivoluzione continua, è l'uccellino ora a cantare, anzi vista l'accoglienza del mercato, più che un semplice canto è un gaudio festante.
È arrivato Twitter, per Wall Street è il "cinguettio del cigno"?
Analizzando gli atteggiamenti della vigilia, molto cauti e prudenti dopo la delusione "imbroglio" di Facebook, sembra di no, fino a ieri erano in molti a essere scandalizzati per il prezzo, oggi il mercato fa spallucce, tanto da ritenerlo un saldo.
Ricordate il Maggio 2012? Facebook sbarcó sul Nasdaq con le fanfare, erano tutti pronti all'accelerazione immediata, erano freschi di Linkedin, ma subito arrivò l'inciampo, problemi d'esordio, ritardi, confusione nei prezzi, fino alla discesa e alla delusione generale che prendeva le forme di enorme flop.
Anche oggi l'esordio è stato ritardato, ma il motivo è un altro, nessun flop, al contrario siamo all'accesso opposto, qui si esagera con l'entusiasmo da sorpresa.
Qualche mese fa Warren Buffett stupì il mondo creando il suo account su Twitter, ecco fatto, l'azione ora ha il suo pedigree, il successo era assicurato. Se persino il più scettico e lontano dagli investimenti sulle nuove tecnologie, specie se social, decide solo di partecipare al gioco anche senza portafoglio, è il segnale che Twitter non è un bluff.
Pensateci bene, Buffett non ha un profilo su Facebook ma ce l'ha su Twitter.
Tempo fa vaticinai: il Nasdaq salirà almeno fino alla quotazione di Facebook, allora l'attrativa era molto forte. Così fu, tanto che proprio nel Maggio 2012 ci fu il picco e successiva discesa.
Dal minimo raggiunto nelle settimane successive il Nasdaq è salito più del 30%, e ora, dopo Twitter, seguirà un'altra caduta?
Serpeggia il timore che si stia gonfiando l'ennesima bolla, scottati dall'epoca internet, la nostra generazione vede bolle ovunque, salvo non accorgersi che l'unico grande pericolo é insito nel denaro, nell'eccesso di liquidità.
Le bolle si gonfiano nella solitudine e scoppiano tra la folla.
Ricordate Yahoo! Amazon, Sun Micro, Palm, qualcuno conosceva queste società nel momento della quotazione a metà anni Novanta dello scorso secolo?
Una volta date in pasto al pubblico e alla massa dei risparmiatori i titoli si erano già moltiplicati parecchie volte, giusto il tempo per regalare qualche illusione di ricchezza sociale con qualche piroetta, prima di esplodere. Raffrontate con i casi visti nella nostra era.
Se proprio dobbiamo cercare una bolla nell'azionario, il settore è sempre il tecnologico, ma il gruppo è un altro, qualcuno l'avrà letto nell'ultimo numero di "Panino e Listino"...