email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox
Anche Papa Francesco dice su, rialzo. E la folla gioisce!
Libero 24 Luglio 2013
Se le condizioni economiche miglioreranno più del
previsto e l’inflazione risalirà sopra il limite da noi dichiarato come
preoccupante, potremmo ridurre gli stimoli monetari, se invece sia il mercato
del lavoro e sia l’inflazione rimarranno sotto i nostri obiettivi, gli acquisti
continueranno al ritmo attuale. Questo in sintesi l’ultima dichiarazione di
Bernanke davanti alla camera dei rappresentanti di Washington, con un appunto
finale: “se le condizioni economiche dovessero peggiorare, gli stimoli monetari
potrebbero anche aumentare”.
Il minimo comune denominatore sembra essere
l’inflazione, la grande assente del nuovo millennio, da molti usato come una
minaccia, una maledizione che si ritorcerà contro l’economia a causa dell’uso
smodato della moneta come arma di distruzione di massa. Fino a ora l’inflazione
è stata un fantasma, o peggio uno spaventapasseri, attenti al lupo
(l’inflazione) urlano gli economisti e i catastrofisti, ma il lupo non arriva
mai, ed il perché non arrivi è molto facile da spiegare: l’enorme massa di
prodotti e manodopera a basso costo (merito di Cina e India) immessa sul
mercato ha schiacciato prezzi e salari annullando la possibilità di aumenti
pena il rischio di perdere competitività. Sembra di ritornare ai tempi di
Greenspan, anche allora l’inflazione era la variabile che spostava le decisioni
di politica monetaria, e fu proprio l’assenza di tensione sui prezzi a
permettere l’avvio dell’era dei “tassi zero”.
Si pensava che i “Tassi Zero” fossero il massimo che
le capacità delle Banche Centrali potessero produrre, ma poi la crisi si
modificò e fu inventato il Quantitative Easing, un’arma sofisticata e ancor più
potente, mi chiedo e alla prossima crisi, cosa inventeremo? L’ho soprannominato
“il bengodi finanziario”, i mercati come un paese felice, sia che vada bene sia
che vada male, si sale sempre grazie alle Banche Centrali. Finchè dura. Mentre
di sottofondo continua a suonare la canzone “Hotel California” degli Eagle:
“benvenuto nell’Hotel, tu puoi lasciare l’albergo quando vuoi, ma non potrai
mai abbandonarci”.
FTSEMIB: un anno fa mentre Piazza Affari sembrava
avvitarsi su nuovi minimi storici, prodighe arrivarono le parole di Draghi che
come per magia risollevarono tutti i listini d’Europa. Draghi, nel suo piccolo,
fa il Bernanke, ultimamente agisce più con le parole che con i fatti, questo
perché i mercati alle Banche Centrali danno ancora molta credibilità, tanto che
Draghi quest’anno ci sta riprovando con nuovi stimoli verbali e i mercati
apprezzano: Piazza Affari prima altalenante, sembra ora ritrovare la strada
giusta per il toro, quest’anno sarà “Rally da spiaggia”. Siamo finalmente sopra
16,200, quota da mantenere per tentare quello che fino a poco fa sembrava
impossibile: superare quota 18,000.
BIANCAMANO: il Tesoro apre il portafoglio e versa il
primo acconto agli enti per il pagamento dei debiti della PA. Ci voleva,
ossigeno per le imprese, ossigeno per Biancamano leader nel settore ambientale,
con un unico difetto, tutti i suoi clienti sono pubblici. Finalmente qualcuno pagherà
il conto. 0,5 la prima resistenza, ma qui c’è solo da salire.
TELECOM e TISCALI: vedere Telecom a questi prezzi mi
sembra un’assurdità sesquipedale, qualcuno se ne sta accorgendo. Prima o poi
tornerà la “febbre” per le Tlc che contagerà anche Tiscali. Travolti da un
insolito destino da un azzurro mare d’Agosto, in Sardegna.