C’è poco tempo e gli interventi sono molti, Jim O’Neill si
rivela un economista eclettico e pronto a dare e ricevere battute di spirito,
la sala si alterna tra silenzi di adorazione e risate su battute che
sdrammatizzano una realtà di crisi attanagliate dal triangolo Europa, Italia e
ora anche Cipro.
Ma cosa ne pensa O’Neill del problema Cipro? Per lui è un
non problema, e lo chiarisce con un semplice e chiaro esempio economico: “la
Cina in 2 anni ha creato il Pil italiano e in una settimana quello di Cipro”,
questo ci fa capire quanto sia piccola l’economia della terza isola del
Mediterraneo e al tempo stesso quanto stia diventando grande la potenza
asiatica.
Ed è proprio la Cina il più grande dilemma per O’Neill che è
insieme fonte di speranza e preoccupazione: “la Cina è l’unico global issue di
cui ci dovremmo preoccupare, dopo una crescita media del 7,5% nel decennio
2000/2010, riuscirà a replicarsi anche nel periodo 2010/2020? La nostra
speranza è che l’economia cinese si possa trasformare da paese prevalentemente
di produzione a uno consumistico”. Tradotto, produrre meno e consumare di più,
il naturale sviluppo industriale.
E la Grecia? Anche qui il problema viene liquidato in
maniera disarmante: “il Pil cinese è cresciuto di quasi 1,4 trilioni di
dollari, tra il 2010 e il 2011 praticamente ha “fatto” la Grecia ogni 3 mesi”.
(Continua...)
email: paninoelistino@gmail.com TWITTER: @BuddyFoxxx Pubblicato da Buddy Fox
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