28 novembre 2008

UBS - LA SECONDA CHANCE ED IL PENTIMENTO


Ieri a Lucerna, si è svolta l'assemblea UBS, oggetto: "approvazione del sostegno statale di 6 miliardi di franchi". Anche questa volta, i piccoli risparmiatori presenti dall'assemblea non hanno risparmiato critiche ai manager del colosso bancario. Ebbene si anche nei santuari svizzeri, dove è solitamente regna l'understatement, ora la pazienza è finita e si alza la voce. In casa UBS l'hanno capito, e sono in cerca di nuove strategie. Le crisi non portano solo sofferenze e povertà, ma anche innovazione, anzi è proprio nei momenti difficili che si trovano le soluzioni migliori. UBS è pronta a rinnovare la propria immagine, dopo le pulizie di bilancio dei trimestri passati, ora passa al contrattacco lanciando una nuova campagna pubblicitaria: "UBS DOMANDA UNA SECONDA CHANCE". Testimonial dello spot, sono gli stessi clienti della UBS, i quali affermano che è necessario ora dare una seconda chance alla banca. Ora ripenso all'epoca dell'arroganza (fortunatamente ormai tramontata) a tutti gli imprenditori accorsi al capezzale delle banche per avere una seconda chance, chissà quante le porte sbattute in faccia. Me lo sapete dire? Chissà quanti di noi sono alla ricerca di una seconda chance. Io sono sempre favorevole, anche perchè sono il primo a chiederla. In USA una persona che ha fallito, è vista come una persona con maggiore esperienza, quindi da ascoltare e seguire. In Italia risulta come un paradosso, perchè qui chi fallisce è visto come un perdente ed una persona da esiliare. Le seconde chance però devono essere meritare, ed alla UBS non rimangono con le braccia conserte in attesa della sentenza del pubblico, anzi molti ex manager della banca stanno restituendo i maxi-bonus incassati negli anni scorsi, tanto da far pensare ai più maliziosi che si tratti di un'astuta mossa per riacquistare il consenso e la fiducia. E se invece fosse sincero pentimento? Poco importa, in questo caso quello che conta è "il fare", come si agisce ed in che tempi. E' il minimo che si possa fare, per avere un perdono rispetto agli del passato? Forse si, ma è sempre meglio dell'attuale condotta degli istituti bancari, che con la solita arroganza, nonostante lo stato di colpa, si permettono di pretendere gli aiuti e di dirigerne anche i metodi ed i modi. E poi? Altro? PS. Marchionne non era presente all'assemblea, non penso a dissidi con il managemente. Piuttosto, che ci sia qualcosa in gestazione in casa Fiat?

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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