email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox
Buonasera a tutti, passato una buona Pasqua?
"Vendere tutto, tranne i bond" questo era il messaggio di Andrews Roberts di RBS a inizio anno, lo ricordate?
Ma c'era anche chi diceva di peggio: sarà una catastrofe, un nuovo 2008, la fine del capitalismo, e altro ancora.
Oggi, dopo l'enorme recupero a cavallo della fine Inverno, inizio Primavera, tra uno sparuto gruppo di ottimisti/rialzisti, regna ancora una maggioranza di ribassisti/catastrofisti. Ma se tutti vendono o hanno già venduto, la domanda è: chi compra?
Domani, su "paninoelistino" di Libero, proverò come al solito a spiegarvi la mia opinione, sperando sia il più comprensibile possibile.
Non mancheranno i soliti temi operativi, dalla nostra preferita, alle valute, fino a un aggiornamento su banche e Piazza Affari.
Qui sotto, come da ultimi abitudini, un pezzo del passato.
Che il Toro sia con noi.
LIBERO 24 Marzo 2016
1986-2015, sono passati trent’anni esatti da un grave scandalo che traumatizzò l’agricoltura italiana. Era infatti il 1986 quando 23 persone morirono dopo aver bevuto del vino adulterato con il metanolo.
In principio fu una tragedia, successivamente si trasformò nell’occasione per rivoluzionare il modo di fare vino in Italia. Un Medio Evo buio che si tramutò per il nostro Paese in un trionfante Rinascimento.
Un grave danno di immagine e di credibilità per i prodotti italiani nel mondo, ma che grazie alle riforme attuate dalla politica e dalle associazioni di categoria, hanno permesso oggi di avere un prodotto di assoluta eccellenza, esportato e adorato in ogni continente.
Lo slogan è diventato: “si beve meno, ma si beve meglio” e sono molti oggi a desiderare il nostro prodotto.
La credibilità e la qualità ritrovata ci ha portato a essere leader nel mondo, e oggi permette a un’azienda come Campari, società sempre nel campo delle bevande alcoliche, di comprarsi la francese Société des Produits Marnier Lapostolle, una delle principali società di liquori e proprietaria del noto marchio Grand Marnier.
Ma tra i tanti brindisi che le aziende italiane ci consentono di fare (ultima la Lavazza), siamo costretti a bere anche qualche calice amaro. Sarà il periodo di Quaresima, ma non è Gesù a dirlo, bensì, nuovamente, un francese, che su Telecom da tempo ha messo occhi e grinfie. Un altro saccheggio su un gioiello italiano, ovviamente a prezzi di saldo. Meglio berci sopra. Buona Pasqua a tutti i lettori.
PIAZZA AFFARI: è cinico scrivere in questi momenti di mercati? Per chi fa questo mestiere le preoccupazioni sono costanti, anche quando si sale del 3%. E tanta e tale è stata la paura ieri sui listini che a metà giornata l’indice del Belgio era sulla parità, mentre Milano scendeva quasi del 2%,quasi come l’attentato fosse capitato da noi. Ma è bastato che da Francoforte si ventilasse il via libera alla fusione tra BPM e Popolare, per innestare subito il recupero. La finanza comanda e dirige l’orchestra. Io rimango possibilista sul recupero, rally di Pasqua e oltre, però superiamo alla svelta 19.200.
TISCALI: doveva essere il nostro Balotelli, all’apparenza un fiore, in realtà un’erbaccia. Ma oggi al timone di Tiscali ci sono Soru e Scaglia, i pionieri dell’internet italiano e sopravvissuti alla bolla. Non trovo garanzia migliore. Comprare e tenere.
TELECOM: “mi pare sia duro sostenere che diventi spagnola” disse il ministro Zanonato nel Settembre del 2013. Un’affermazione subito coperta dalle risate dei media. Un’affermazione profetica visto che da allora Telecom di pretendenti ne ha avuti quasi più di Liz Taylor e Brooke Logan. Dalla Spagna, agli Usa e ora dalla Francia. Purtroppo oggi a Palazzo Chigi non c’è una merchant bank di potere, ma solo una banca d’affari volta a liquidare. La festa non è nemmeno cominciata.
TREVI: la nostra diga contro ogni ribasso. Tenere, stretta!