30 dicembre 2014

Panino e Listino: 2014 COM'E' ANDATA, 2015 COME SARA'. (Mercoledì 31 Dicembre in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 


Concepito, gestazione e poi nato: ecco spedite "Le 10 di Buddy Fox 2015" e vediamo che ne sarà.
Ho cercato come al solito qualcosa di eclatante, ma possibile, o si punta in alto o è inutile anche provarci.
10 previsioni, questa volta sono tutte possibilità di investimento, perchè il 2015 dovrebbe essere una grande occasione, che non vuol dire investire a senso unico.
Nell'attesa che arrivino in edicola, vediamo cosa avevo scritto a inizio 2014. Com'è andata?
Leggete voi e date il giudizio, pernacchie comprese, si accettano anche ortaggi, possibilmente maturi ma non marci.
Ah, dimenticavo, domani su Libero vedrete che sorpresa! Chissà se la merito...

LIBERO 02 Gennaio 2014
“2013, la rivincita delle Borse”, nemmeno Abby Cohen talebana del rialzo a oltranza, figlia del dio Toro e sua fedele discepola, non avrebbe potuto immaginare cotanta abbondanza: Dow Jones +25%, Nasdaq +37%,  Nikkei +57%, Dax +25%, Milano +16%. Lei, Abby Cohen si era limitata a una previsione del +15% per lo S&P500, e sembrava un azzardo.
Sono lontani gli scatoloni della Lehman Brothers, si passa dall’euforia, alla crisi e di nuovo all’euforia. Come nel film “2001 odissea nello spazio”, in cui è rappresentato il concetto dell’eterno ritorno, partenza e arrivo e di nuovo si ricomincia, una continuità vitale metafora dell’esistenza, che ruota sempre intorno alla figura del monolite, che nella nostra era finanziaria può essere ben rappresentato da Blackrock.
Per i grandi fondi e le banche d’affari sono ritornati i ricchi bonus, persino le banche commerciali sono entusiaste, anche in Italia, grazie alla fertilità dei BTP, ci sono stati abbondanti raccolti. Attico e piani alti del palazzone che rappresenta la società economica sono in festa, ma se solo si scende al piano terra tra i piccoli risparmiatori, o si va per strada dove c’è chi (purtroppo) un risparmio non sa nemmeno cosa sia, le cose cambiano, euforia questa sconosciuta.
Borse in bolla? Si è mai vista una bolla senza la presenza del “parco buoi”? Ci vorrebbe un regalo dall’alto, una condivisione di ricchezza. Si è mai vista una finanza altruista?
Sì, ti do qualcosa, in cambio di qualcos’altro. In questo caso “l’altro” è il risparmio, il mio, il tuo, il vostro risparmio. Posso regalarti il biglietto per un sogno, per un viaggio, potrai vivere l’ebrezza dell’euforia anche per un solo attimo, scalare le montagne del rialzo, un viaggio in groppa al Toro, toccherai il cielo con un dito, anche con tutta la mano se vorrai, ma alla fine, in cambio, mi lascerai tutto, guadagno e capitale. Ne vale la pena? A te la scelta.
Ne varrà sempre la pena, è un viaggio indimenticabile, una proposta a cui non si può dire di no, e anche questa volta andrà così perché tutto si ripete: si parte, si ritorna, dall’euforia, alla catastrofe e ora,  di nuovo euforia.


“LE 10 DI BUDDY 2014”
1) Piazza Affari, tutte le congiunzioni astrali sembrano puntare su Milano, sarà Lei la regina del 2014? “Win Win” che tradotto significa: comunque vada sarà un successo. Basterà una piccola ripresa economica per accendere il turbo del Toro.
2) “Wow!” (Uau), con questa esclamazione CNN ha commentato l’ultimo dato sul Pil Usa, +4,1%, la locomotiva Americana ha ripreso a sbuffare. Il Dollaro non potrà essere indifferente. Ritorna l’epoca del Dollaro forte.
3) Giappone ancora banzai! 22 anni hanno impiegato per risvegliarsi e non si fermeranno proprio ora. Difficile immaginare un rialzo come quello del 2013, ma almeno a 18,000 di Nikkei ci arriviamo.
4) L’Euro cade, ma non si rompe. Probabile una caduta delle quotazioni, che potrà agevolare le esportazioni europee. Made in Italy ed esportazioni il volano per la nostra economia.
5) Il 2014 sarà l’anno del cavallo. E se fosse Pegaso? Possibile decollo per la borsa di Atene. Tramite Etf si compra Grecia e si vola sulle ali di Pegaso. 2014 anno mitologico.
6) Se veramente l’economia andrà in ripresa, le materie prime potrebbero tornare al rialzo. Siamo tanti al mondo, forse troppi e abbiamo fame, il 2014 potrebbe essere l’anno del GRANO/FRUMENTO. Occhio al meteo.
7) 2014 anno del cavallo? E se fosse quello del lupo? A Wall Street sono tornati e anche lì hanno molta fame, ma non di cibo, denaro e guadagni sono le prede. Rispetto all’anno scorso sono molti di più gli ottimisti, è infatti ipotizzabile uno S&P500 a 2,500 punti! Ma se il 2013 è stato paragonato al 1997, perché il 2014 non può assomigliare al 1998? Quindi sì rialzo, ma con grande volatilità. I catastrofisti forse si illuderanno, ma alla fine rimarranno delusi.
8) “The wolf of Wall Street”. A Wall Street sono tornati  i lupi, tra questi c’è Icahn che vuole succhiare liquidità dalla polpa della mela APPLE. L’anno scorso ero ribassista, quest’anno invece vado al rialzo. Non solo Apple, ma tutte le azioni con grande liquidità, possibile stacco di dividendi straordinari.
9) Francia ago della bilancia per l’Europa e l’Euro.
10) Fiat, Telecom, BET, Esprinet e Ferrovie Nord Milano. 5 titoli che possono accendere il turbo di Piazza Affari.


Se il 2013 l’avevo intitolato: “2013, ora in borsa credici”, il 2014 sarà l’anno del “carpe diem”. Patrick Swayze in “Point Break” diceva: “se vuoi il massimo devi essere pronto a pagare il massimo”. 2014, è il momento di avere coraggio.

 

29 dicembre 2014

LE 10 DI BUDDY FOX 2015 (anteprima)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Alla fine ho ceduto a me stesso, mercoledì 31 Dicembre, a borse chiuse e alla vigilia del nuovo anno, troverete in edicola in "Panino e Listino"  su Libero le 10 mie previsioni sul 2015.
Ammetto che per quest'anno ho poche idee, ma quelle poche sono molto precise e decise. Per me è "o la va o la spacca", o parli o taci, o calci il rigore o stai in panchina, il piede in due scarpe, il sasso lanciato nascondendo la mano per me non esiste. Ben consapevole che prima o poi potrebbe finire con un flop colossale, fa parte dei rischi del mestiere.
Le scommesse sono aperte, ma è anche aperta la porta ai suggerimenti. Se ne avete, scrivetemi.
Intanto segnatevi la data, appuntamento in edicola Mercoledì 31 Dicembre.

27 dicembre 2014

NATALE 2014: Pil USA, Tiscali le sorprese sotto l'albero. Manca solo la Grecia



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 


Il Petrolio in caduta ha i suoi benefici, e mentre c'è chi soffre per i prezzi freddi (Russia) c'è chi dall'altra parte della bilancia gode per i saldi (USA), gli ultimi dati economici sono gioie e dolori.
I dati sul PIL USA sono arrivati come l'ennesimo regalo da aggiungere sotto l'albero per economia, finanza e politica: il trionfo della FED, del Dow Jones e di Obama.
Avrà vita lunga o breve quest'entusiasmo non è dato capirlo ora, quello che conta nei momenti di festa e di celebrazione sono gli effetti immediati.
DOW JONES 18,000 è scritto sui capellini dei pochi broker che ancora possono permettersi di calpestare il floor. +5% il dato sul PIL USA, la recessione, il "New Normal" profetizzato da Bill Gross, il tramonto dell'Impero Americano e la catastrofe del Debito in questo momento sono paragonabili alla carta igienica.
In Europa ci si deve accontentare ancora di poco e si guarda a oltre oceano con gli occhi dell'invidia per tanto ben di dio. Santa Claus è a New York, in Europa ancora non vuole ancora passare.
Nemmeno in Italia, dove ci dobbiamo accontentare (per ora) delle buone notizie su Tiscali, salvata ancora dai cugini francesi di Societe Generale, come nel 2004.
Non aspettiamoci ora rialzi a 3 cifre, perchè l'operazione avrà un effetto diluitivo sul titolo, e soprattutto come già capitato nel 2004, non essendoci un lock up sulle azioni, la banca francese potrebbe decidere di vendere azioni sul mercato in qualsiasi momento, anche da subito.
Però è sicuramente un segnale, l'azienda sarda a me e a tanti lettori, tanto cara, non fallirà, come più volte sia qui che su Panino e Listino avevo ripetuto.
Ora manca solo la Grecia, l'appuntamento è per Lunedì, fare previsioni è a questo punto inutile...
Buon Natale a quelli che fino a ora ci hanno creduto, ma anche a quelli che non l'hanno fatto, sarà dura ora rincorrere e soprattutto cambiare pensiero e psicologia.

23 dicembre 2014

NON E' NATALE SENZA "UNA POLTRONA PER DUE", NON E' MERCOLEDI' SENZA "PANINO E LISTINO"



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Il primo in onda domani sera su Italia 1, ormai una tradizione imperdibile.
Il secondo in edicola domani su Libero.
Sì avete capito bene, in edicola anche alla vigilia di Natale.
A mercati chiusi è ancora più facile...

19 dicembre 2014

SUL NASDAQ É SEMPRE NATALE




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

Se c'è un posto dove si può credere che Babbo Natale esiste, dove si possono ricevere i regali desiderati, dove si possono  esprimere i desideri e vederli realizzati, dove le renne corrono felici e la slitta fa il rally, questo posto é il pianeta NASDAQ.

Un rialzo di più del 300%  nei 5 anni che dovevano portarci a catastrofe e depressione, con titoli come Apple saliti a cifre stratosferiche, qualcosa come il 1000%, che può diventare 5000% o poco più in 14 anni.
Cifre come noccioline, ma allo stesso tempo sono le occasioni della vita, che possono passare più di una volta, ma se non le cogli mai, se non hai mai il coraggio di prenderle, forse é il caso di porsi qualche domanda.
Del Nasdaq e di Wall Street ho scritto più volte, ma é sempre interessato a pochi, lo dicono le statistiche: il 70% dei risparmiatori investe solo in strumenti Made in italy.
Sono stato rimproverato più volte per non aver mai analizzato strumenti, per così dire, stranieri, come mi hanno rimproverato di parlare solo di borsa e azioni.
A me non risulta sia così, non so, probabilmente ricordo male, ma se date un'occhiata all'archivio con il tasto di  ricerca, ve ne renderete conto anche voi.
In ogni caso: Nokia, Cisco, Nikkei, Time Warner, Mc Donald, Apple etc etc hanno avuto fino a ora pochissimi riscontro, se non nullo.
Ultimo caso, Oracle, mesi fa lanciai il target dei 45$, quasi non ci credevo più, ma finalmente ieri é stato raggiunto e con un Dollaro sui massimi di periodo, fate un po' i vostri conti.
Anni fa scrissi che per smaltire la bolla il Nasdaq avrebbe avuto bisogno di 15 anni, come  qualsiasi altra bolla degna di tal nome, il prossimo 2015, é proprio il quindicesimo... Non so, voi cosa a cosa state pensando?

16 dicembre 2014

Panino e Listino: UNA POLTRONA PER DUE E' IL NOSTRO NATALE (Mercoledì 17 Dicembre in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Ci sono tante cose che in questo periodo non capisco. Come la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, e non per "mafia capitale" e la cattiva immagine di Italia e città, e non per il solito ritornello che l'Italia è il paese dei no e dei freni all'innovazione, se continui a dire di NO a ogni proposta non ci sarà mai la crescita e nemmeno per i precedenti storici sulle Olimpiadi di Atene del 2004, da lì in poi il diluvio del debito e della crisi.
Semplicemente perchè dopo aver sentito dire Renzi che le Olimpiadi a Roma sono una spinta all'ottimismo e presumo entusiasmo penso: ma un'Italia con meno tasse, servizi pubblici efficenti, e per servizi intendo anche treni pendolari, bus, tram, metro e con scuole e asili che funzionano e diventano ambienti in cui si nutre e si investe sul futuro, non credete che già questi potrebbero essere degli ottimi argomenti per dare fiducia a un Paese. Perchè non partire da qui invece che dalle Olimpiadi? Non so perchè ma mi ricorda tanto il Ponte sullo Stretto.
Pensando a Begnigni, all'Italia darei l'undicesimo comandamento: "non pensare alle Olimpiadi 2024, finchè non avrai terminato Expo 2015".
Non è ancora finita la politica degli slogan, quand è che arriveremo a quella dei fatti, cose semplici, concrete e utili, ma fatte e in tempo utile?

Non capisco perchè l'informazione continui a fare enorme sforzi sui dibattiti e le polemiche e poi sia così distratta e superficiale nei dati e nelle informazioni di base. Lo sento in Focus Economia di Radio 24 e sento Barisoni, non solo elencare informazioni sbagliate sicuramente solo per distrazione e invece ci si concentri sui dibattiti che a mio avviso di utile hanno poco se non per fare intrattenimento. Non capisco perchè lo stesso Barisoni lanci l'allarme su una prossima crisi dell'Europa, causata anche questa volta dalla Grecia, e non ci si accorga che il focolaio della crisi è altrove.  Ripensa al 2011 Barisoni, e non si accorge che lo Spread dell'Italia, nonostante i tagli di rating, sia ancora su minimi storici e non si vede che è il Petrolio e tutto quanto gira attorno, la fonte della crisi.
Se si vuole cercare un'affinità tra il 2011 e oggi è proprio la confusione dove la speculazione trova terreno fertile, nel 2011 l'Europa lo era e sugli spread la speculazione ha pestato e guadagnato e oggi lo è l'Opec e i paesi produttori di petrolio e su questo terreno si va a colpire per guadagnare.
Probabilmente sono io che non capisco.

Intanto, tornando ai nostri temi, si avvicina "Una poltrona per due" la nostra scadenza tecnica, il nostro appuntamento di Natale, ormai una tradizione, per me non solo un appuntamento cinefilo, ma anche emotivo ed emozionale, un momento in cui fare il punto della situazione e dell'anno trascorso.
Lo so che anche molti di voi guarderanno il film o in quel momento faranno i conti dell'oste, e allora vi chiedo, com'è andata?
Difficile dare una risposta in mezzo al marasma di questi giorni, è un Natale speciale che non vuol dire positivo, ma lo potrebbe diventare. 
Domani su Panino e Listino troverete forse la soluzione, o anche solo forse un po' di conforto, ma credo che fino a oggi le indicazioni siano state buone e utili, ma al pubblico lascio il giudizio.


LIBERO 03 Dicembre 2014

" Se vedessi Milano piena di pale eoliche e pannelli solari, o se si scoprisse il petrolio a Berlino, forse comincerei a preoccuparmi". Con onestà ammette "sei mesi fa non avrei mai suggerito di comprare Petrolio". Questo è quanto dichiarava Jim Rogers (guru delle materie prime ed inventore del fondo RICI) nell’autunno del 2007, tanto che si lanciò in una previsione di prezzo per il petrolio oltre ai 200$. Lo stesso prezzo fu indicato nel Maggio del 2005 dal guru di Goldman Sachs Arijun Murti assurto nell’Olimpo della finanza, grazie alla precedente previsione di 100$ sempre sul Petrolio.  Ben prima di loro ci provò Hubbert con la teoria del “picco di Hubbert” , lo scienziato fece la previsione (nel 1956) che agli inizi degli anni ’70 gli Usa avrebbero raggiunto il loro picco di produzione petrolifera.
Grandi abbagli per grandi guru,  non solo quei 200$ non sono mai stati toccati, ma oggi di oro nero ne abbiamo in abbondanza, tanto che gli USA oggi il petrolio lo esportano.
Non ci siamo accorti che è scoppiata una bolla? Lo shale oil e gas fanno pensare questo. L’immagine americana del pozzo di petrolio nel giardino di casa, ricorda molto la “corsa all’oro” in California del 1850 e la scoperta di internet nel 2000, grandi propulsori per l’economia reale, quanto devastanti distruttori di ricchezza finanziaria.
Perché se è un bene per l’economia la discesa del prezzo della materia prima, è invece un male per l’esasperante speculazione finanziaria che sullo shale ha scommesso collegando derivati di ogni tipo. Una volta che la marea sarà scesa scopriremo quante banche e finanziarie (tipo KKR) stanno nuotando senza costume.
L’inflazione è l’ultimo dei problemi, non si è accesa con il petrolio a 150$, figuriamoci oggi. Un bene per Wall Street che continua a vivere il sogno dei tassi a zero per l’eternità.
PIAZZA AFFARI: dal 2010 a oggi non è cambiato nulla, se non qualche semestre in più di recessione e qualche tonnellata di debito in più. Eppure 4 anni fa c’era la gara a scaricare il Btp, oggi invece si corre all’acquisto, tanto che il nostro rendimento è inferiore a quello dei Bond Usa. E’ la Bce di Draghi bellezza, ma oggi si corre il rischio di sovrastimare i poteri di Super Mario. Sicuri che arriverà l’annuncio del QE? La resistenza di 20,200 è stata rispettata, ora io aspetterei per comprare, almeno 19,000/19,200, attenzione ai facili entusiasmi.
RUSSIA: Rublo in caduta insieme al prezzo del petrolio. Sembra quasi inevitabile una crisi per il 2015. Una scusa per una futura correzione dei mercati? Attenzione Ucraina, attenzione ai rischi geopolitici. Ricordate il 1998.
YOOX: avevo già accennato al ritorno nel settore del lusso. Yoox fa record nel “cyber Monday” è lei la più bella del reame. Buy in zona 17,80/18
ALERION: già segnalata la scorsa estate, ma aspettavo i volumi. Ora sono arrivati e sopra 3 il titolo diventa caldissimo, Opa sotto l’albero di Natale?


 
 

12 dicembre 2014

E PER NATALE TANTO CARBONE, E PETROLIO



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

In principio c'è il Tol Expo. Milano, Piazza Affari, una bellissima giornata di sole e un'apparente è ritrovata tranquillità di borsa.
I mercati hanno recuperato la tradizionale debolezza di Ottobre e soprattutto a Wall Street l'hanno fatto con grande vigore. A piazza Affari si aspettano gli esiti degli STRESS TEST e  le successive mosse di Draghi, ma niente preoccupa, davanti a noi c'è Novembre e l'autostrada per i Tori di Dicembre, motori e renne pronte per il rally di Natale.
Niente preoccupa, se non il solito catastrofismo dovuto alla droga monetaria della Fed, a quella del Giappone, alle quotazioni troppo  care di Wall Street  che prima o poi dovrà scendere e lo farà con un botto, ma niente su Petrolio, Rublo, Russia e Grecia.
Entro con la solita curiosità n'è il paese dei balocchi, la fiera del trading, sempre più strilloni, sempre più confusione, scenari e sistemi che si scontrano, luci stroboscopiche, quotazioni che tintinnano e ammiccano il cliente, vieni da me, no da me, si strilla il guadagno migliore, a chi la spara più grossa, qualcuno ci crederà.
Ed é proprio da uno di questi che mi soffermo, spiega e racconta il suo sistema, il suo palco e pieno, rimango in piedi e ascolto. Illustra schemi e statistiche, da inizio anno dice, il mio risultato é +40%, l'unico titolo in perdita, del 10% é ENI, ma non lo vendo perché sono sicuro che con ENI lo recupero prima o poi.
ENI, la sicurezza, una volta era così, é sempre stato così dall'esordio in borsa fino a oggi, il discorso del tecnico  non faceva una piega, peccato che in borsa le sorprese sono la materia prima, che i cicli cambiano, ciò che ieri era sicuro oggi può essere un grande pericolo perché le certezze non esistono, non sono mai esistite, sebbene Lehman sia stato per molti il primo e grande schiaffone.
Qual é stato il titolo tra i big di Piazza Affari che ha perso di più negli ultimi due mesi?
Oltre a Saipem ovviamente. Sí, avete indovinato, proprio ENI.
Ed ecco che la performance del tecnico, é stata bruciata in poco tempo da quella che doveva essere una sicurezza, la ciliegina sulla torta della perfetta annata.

Ma ora ENI é a sconto si dirà, ha un rendimento che qualsiasi bond invidia, un rapporto prezzo utile da saldo e soprattutto é in iper venduto.
Anche Saipem lo era, da iper venduto é scesa andando in iper iper venduto e così via.
Innanzitutto ENI per mantenere quel rendimento come minimo deve fare gli stessi utili dell'anno scorso, e ho i miei dubbi che con un petrolio  forse solo a metà percorso, ENI possa ripetere le precedenti annate.
Se ENI é in iper venduto, vuol dire che molti hanno scaricato e se l'hanno fatto, e l'hanno fatto pesantemente perché pensano che il titolo scenderà ancora molto e potranno, ma non é detto, ricomprare molto più in basso.
Ve l'ho già dimostrato con Saipem, in 2 anni di Borsa positivi, anche per Piazza Affari, il titolo si é ridotto quasi a 1/3 del valore dai massimi, più volte ho ripetuto di stare lontano, e a 16 ho anche insistito per impostare posizioni al ribasso per poi definitivamente consigliarvi di abbandonare il titolo.
Petrolio NO, a differenza delle precedenti esperienze del 2008/2009, e ogni giorno che passa dimostra che avevo ragione.
Poi ovviamente é giusto che ognuno faccia quello che vuole, ma dovete rendervi conto che la storia sta cambiando e che in questo Natale ci sarà molto carbone, anzi molto Petrolio, una marea di Petrolio a prezzo di saldo.
Poi, quando si accenderanno le luci, arriverà il bello....

09 dicembre 2014

E' ANCORA LA GRECIA IL CAVALLO DI TROIA DELL'EURO



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Ma non doveva essere tutto risolto con il QE di Draghi?
Non si fa oggi, non importa, si farà a Gennaio. Tutto su!
Poi arriva la Grecia, la crisi politica ed economica, argomento vecchio come il cucco e si ritorna nell'odissea della crisi dell'Euro e tutto torna come e peggio di prima, ovvero: si va giù.
Ma il mare in tempesta di oggi, non è lo stesso in cui si navigava 3 anni fa, oggi, grazie soprattutto a Draghi, a quanto fatto dalle banche centrali di tutto il mondo e alla ritrovata vivacità economica, le onde della crisi sono meno aggressive e la nave europea è ben più solida.
E' vero, molte cose devono essere fatte: politiche economiche coordinate, una riduzione del Debito che potrebbe risolversi in un taglio, un generoso regalo verso chi ha fatto bene i compiti a casa, ma molto in questi anni è stato smosso e la minaccia dei partiti "nazionalisti" e "anti euro" molto ancora smuoverà, probabilmente in favore della causa "Unione Europea".
La BCE darà quella spinta vitaminica, il resto lo deve fare la politica, bisogna sbrigarsi ma è anche vero che per fare bene ci vuole tempo, Roma non è stata costruita in un giorno, e neanche Atene.

Domani in edicola "Panino e Listino": Cina, Grecia, Italia, Spread fanno crollare le Borse, solo una scusa o siamo di nuovo in crisi?
In aggiunta i soliti temi operativi, si punta e si punta forte!

05 dicembre 2014

Rally di Natale 2014: NO DRAGHI NO PARTY, IL MERCATO SI FA LA FESTA



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Natale, Quaresima o Carnevale, avete scelto?
Aspettative troppo alte o forzate portano sempre, inevitabilmente a delusioni. É solo questo il motivo del ribasso di ieri?
E se i mercati avessero creato una trappola per Tori? Una finta al rialzo per illudere il più possibile, e poi giù nell'abisso?
Dunque niente rally di Natale?
A guardare le borse, nonostante il rimbalzo di oggi sembra proprio così, ma poi dai un'occhiata allo SPREAD, al Btp e vedi che nonostante il muro di Berlino e la diplomazia (lenta) di Draghi, i tassi continuano a scendere e così anche il differenziale tornando ai livelli per crisi Euro.
Il mercato fai da te? Niente cenone di Natale? C'è lo prepariamo noi, sembra essere questa la risposta del mercato.
L'Euro ieri, come previsto ha fatto un mini rimbalzo, inutile dire che gli occhi sono tutti puntati su Wall Street oggi pomeriggio, Draghi o non Draghi, Qe o non Qe, é sempre Wall Street a menare le danze, sono molto curioso di vedere quale sarà il dato di oggi e come reagirà il mercato. Ho l'impressione che non sarà un dato vicino alle aspettative, o molto più alto o molto più basso, oppure uno spostamento inatteso del tasso di disoccupazione. É solo una mia sensazione, magari ho scritto  l'ennesima grande cavolaia.
Per ora rimango coperto  con gli short di breve, credo al Rally di Natale, ma un'ulteriore discesa  ci sta. 
Palla in gioco.

04 dicembre 2014

UN BAZOOKA SOTTO L'ALBERO, CON DRAGHI E' GIA' NATALE?



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



E' arrivato il grande giorno, per qualcuno (BTP) oggi potrebbe essere già Natale, regali da scartare, già scartati, il regalo lo conosci già era quello che volevi, sarai contento, in un primo momento, ma poi?
E se fosse Quaresima (AZIONI) un nulla di fatto, già atteso, un digiuno che continua nell'attesa che arrivi la Pasqua e venga finalmente rotto l'uovo con l'improvvisa sorpresa, il QE quando più nessuno ci sperava, quella si sarebbe una vera festa, la Primavera per le Borse Europee.
C'è una terza ipotesi, che alla fine sia Carnevale (EURO), un grande scherzo, BCE e Disoccupazione USA domani che vanno nel senso contrario, e allora ti vedi il cambio impazzire con il Dollaro che retrocede e l'Euro che torna a recuperare.
Difficile fare previsioni per oggi, di sicuro la storia non si fa, nè si è mai fatta con il rispetto delle aspettative, soprattutto quando sono alte come in questo momento, la storia si fa con le sorprese, lo si è visto con la caduta del muro di Berlino, con la tragedia del WTC, con il fallimento della Lehman Brothers e con il 9 Marzo 2009, quando in molti credevano al baratro della catastrofe e alla depressione e invece in quel giorno, il Natale dei Mercati Finanziari è nato un torello che tutt'ora è molto forte, ha fiato e ancora molte energie da spendere.
Pochi ci credevano, io potrò sempre dire: io c'ero, ero tra quei temerari che credeva nella luce quando era ancora notte fonda.
Oggi potrei astenermi dalla previsione, dopo quanto fatto e scritto in questi anni, dopo le "10 previsioni" per il 2014, dopo aver sfornato grandi titoli per quest'anno, dopo aver previsto la risalita del Dollaro e l'ennesimo taglio dei tassi a zero della BCE, potrei stare in silenzio ed evitare brutte figure, ma qui non si fanno gare, non è questo lo scopo del gioco, l'interesse è il tentativo della costruzione di scenari e l'interpretazione dei movimenti.
Come ho sempre detto, il guadagno è solo la risultante di tutto, se fai un buon lavoro, se ti sei allenato, tutto poi vien da se. L'errore più facile che si commette è quello di uscire dal campo troppo in fretta e difficilmente si impara dai propri errori.

Oggi, nonostante Draghi non abbia ancora fatto nulla di veramente concreto, o meglio di quello che il mercato si aspetta, ci troviamo con un Euro che scende su livelli negli ultimi anni sconosciuti, un BTP 10 anni che rende meno del 2%, livelli che risalgono a prima della grande crisi, quando l'Italia aveva ancora delle speranze di crescita, prima ancora che fossero scoperchiate le tonnellate di debito crescente, gli scandali orribili della politica e un sistema economico che ora risulta incagliato, incrostato dall'indolenza verso il rinnovamento, la crescita e la ristrutturazione.

Senza che nulla sia stato realmente fatto da Renzi e da Draghi (cito solo i personaggi simbolo), i mercati hanno osato regalando fiducia, tanto che ancora mi chiedo dove siano finiti i soldi per il risparmio sugli interessi pagati dallo Stato: eravamo a un tasso del 6% e ora siamo al 2%, dov'è la differenza?
Si continua a ripetere che il QE è la soluzione per l'Europa, quando già molto hanno fatto i mercati, ma i risulati ancora non si vedono, anche se a dire tutta la verita gli indicatori anticipatori, come quello sui servizi è pur sempre sopra 50 che indica espansione più che contrazione, ben lontani dalla crisi che ancora si sbandiera.
Gli USA hanno avuto i benefici, perchè non lo facciamo anche noi?
Si è mai pensato che forse l'Europa è ben diversa dall'America?
In Giappone ci stanno provando e nonostante la vicinanza della locomotiva CINDIA, in 2 anni si sono avuti ben pochi risultati, tanto che per far correre il treno giapponese si sta aumentando le dosi di carbone.
Lo si vede anche con il petrolio, si ripete che il ribasso sarà una gioia per i consumatori perchè è come un bonus per il portafoglio e una mazzata per l'inflazione, ma bisogna distinguere, perchè un conto è gli USA dove i prezzi alla pompa crolleranno e sarà così anche per i costi energetici delle aziende, e un conto è l'Europa e l'Italia dove sulla benzina pesano più tasse e accise che il costo del barile.
Noi siamo l'Europa, molto più simili al Giappone che agli USA e di questo dobbiamo farcene una ragione, ma oggi non conviene dirlo, altrimenti rovini l'opera del QE di Draghi e così non puoi aiutare le banche.

Quindi cosa farà oggi Draghi? Io credo al nulla di fatto, sebbene come ho ripetuto più volte, spesso criticato, che le armi delle Banche Centrali sono infinite, l'acquisto da parte della BCE dei titoli di stato è l'ultimo asso da giocare, farlo ora, all'alba di una nuova crisi russa e di una possibile crisi geopolitca in Europa sarebbe un errore e Draghi e lo sa.

Senza dimenticare gli ostacoli di Germania, Buba, Weidmann e Merkel che alla Russia guardano con ostinazione e preoccupazione.
L'azionario lo sa e il livello per Piazza Affari rimane sempre lo stesso 20,200, sopra esplode tutto, sotto rimaniamo sempre ostaggio di una debolezza solo accennata e domani c'è il dato sulla disoccupazione USA che potrebbe di nuovo rimescolare le carte.
Wall Street in questo momento è la mia vera ossessione, la correzione ci sta, anche se siamo vicini a Natale, ed è proprio per questo che sono molto conservativo e prudente.
D'altra parte, da Oriente, proprio quando nessuno più parla di Cina è proprio quello l'indice che corre più di tutti: oggi +4% e così fa anche l'India, da me segnalata tramite ETF ancora molte settimane fa.
E da Oriente le buone notizie non sono finite, e arrivano proprio dal Giappone, perchè il Nikkei da me più volte sponsorizzato fino all'ossessione, ha terminato la congestione prima del previsto ed è già pronto a toccare quota 18,000 e andare oltre. Sono già costretto a svelare i prossimi obiettivi alzando di molto l'asticella: 24,000 è molto probabile.
Chi è entrato quando qui ho dato le prime spinte, circa 9,000 vede già come prossimo il triplicare degli investimenti, senza contare che più volte ho ripetuto, anche quando l'indice congestionava o scendeva di continuare l'accumulo.
E poi non venitemi a ripetere che io continuo a vantarmi dei successi perchè non me ne faccio nulla, io li ho solo scritti, li ho condivisi con voi, se poi voi avete colto il suggerimento bene per tutti, altrimenti chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Toro, Toro, Toro, qualunque cosa succeda oggi o nei prossimi giorni, questo è il ritornello che ripeto da 5 anni, qualsiasi cosa succeda e su qualsiasi correzione, siamo nel "Bengodi Finanziario" ma non ci rimarremo in eterno, ma solo finchè suonerà il disco di "Hotel California".

E presto verrà anche il momento per Piazza Affari, anche se a dire la verità siamo cresciuti e cresciuti molto ma pochi se ne sono accorti, solo perchè all'estero si corre di più, ma verrà il momento, vedrete, verrà quel giorno in cui Piazza Affari correrà più di tutti e recupererà il terreno perduto.
Per ora ci dobbiamo accontentare di rispettare il solito mantra: comprare solo sulle debolezze.
Parola a Draghi

02 dicembre 2014

Panino e Listino: LA BOLLA DEL PETROLIO (Mercoledì 03 Dicembre in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Ma guarda che strano, finchè all'Eni c'era Scaroni, e ancor prima al governo Berlusconi, tutto andava bene con Putin, oggi, complici anche le sanzioni, tutto sta saltando, non ultimo, il progetto South Stream.
Non vorrei che un giorno si scoprisse che è stato un bene, già immagino i servizi di Report e le parole della Gabanelli, sarebbe l'ennesima dimostrazione di come sprechiamo i nostri soldi in opere inutili e di come vanno certi affari.
Ma tutto questo è fanta finanza, giochi economici, geopolitica molto più grande di noi. Tornando alle nostre cose, guardate Saipem, nonostante le smentite di perdite su South Stream, nonostante anche Barisoni da Radio24 abbia detto che Saipem era assicurata sul mancato completamento dell'opera, il titolo affonda, tanto che è il peggiore di giornata, e cade su nuovi minimi.
10 euro, quello che avevo indicato come obiettivo estremo è ormai a un palmo, ma non conta. Come avevo già scritto in precedenza, l'operazione al ribasso è stata chiusa a 12 e successivamente catalogata. Niente operazione inversa, niente di niente, semplicemente perchè a mio avviso il titolo era rischioso e nessuno mi obbligava a tentare quello che era solo un puro azzardo, come poi si è confermato. Il titolo tornerà in futuro a 30? Bene per chi è long, a me ora non interessa, perchè Saipem non mi sembra un'opportunità.
Questo lo scrivo perchè tutte le volte che ho citato e insistito a segnalare COBRA mi sono sentito rispondere che ripetevo sempre gli stessi titoli e tutte le altre volte che ho accennato ad altre opportunità mi è stato detto che il mio elenco non era per tutte le tasche. Quindi ora per non fare favoritismi e quindi scontentare tutti o nessuno, o sarò selettivo o meglio non scriverò nulla.
Intanto in Russia la situazione si fa sempre più difficile, e questo potrebbe essere un guaio per l'Italia che sui consumatori russi prospera, ma potrebbe essere anche un guaio per i mercati che da una nuova crisi geopolitca o anche solo un attacco speculativo sul Rublo, potrebbero aggrapparsi e trovare la scusa per una grande correzione.

Domani, come credo sia ovvio e scontato, su Panino e Listino troverete il Petrolio, probabilmente spiegato male dal sottoscritto, oggi l'ispirazione non c'era proprio, dovrete accontentarvi, così anche per i temi operativi, poi ovviamente sarete voi a giudicare e a dare il voto.
Rampini oggi scrive che la caduta del Petrolio potrebbe essere la spia di una cattiva condizione dell'economia mondiale. Può essere, ma nel 2008, con il picco dei prezzi l'economia mondiale correva?
Forse si dovrebbe ricordare che anche le materie prime vanno a cicli, di solito durano 10 anni e per tanti altri rimangono ferme, quasi immobili, come negli anni '90, quanto invece l'economia correva, ma di fiammate speculative sui  questi prezzi se ne sono viste ben poche. Sono i tassi bassi che fanno salire l'alta marea, e ora si sta alzando sempre più sull'obbligazionario, ma quanto potrà durare questo stato di estasi?
Siete proprio sicuri che Draghi giovedì farà la magia?






LIBERO 26 Novembre 2014
Estragone e Vladimiro sono due vagabondi che  si trovano sotto un albero in una strada di campagna. Sono lì perché un certo Godot ha dato loro appuntamento. Il luogo e l’orario sono vaghi, quello di cui i due vagabondi sono certi è che una volta arrivato, Godot darà loro vitto e alloggio gratis. Quello che capita a Estragone e Vladimiro, sta capitando agli investitori e risparmiatori di Piazza Affari, in perenne attesa di Draghi che porti loro il pasto gratis, ma il tempo passa, le foglie (le quotazioni) cadono e nessuno si vede ancora all’orizzonte. In verità, a differenza di Godot, Draghi il suo volto l’ha mostrato, più volte e anche in modo schietto, quello che manca è il bazooka che spara milioni di euro e rende tutti più ricchi e felici. Ma questo bazooka esiste? Si fantastica di un Draghi dedito ogni sera a lustrare il l’arnese sempre pronto all’uso, anche se il governatore lo punterebbe più volentieri contro Weidmann che ogni volta tenta di sabotarlo.
“Whatever it takes” disse Draghi infiammando cuori e portafogli, ma si limitò alle parole. Altri come Kuroda sono pesantemente passati ai fatti, ora addirittura rilanciando, annunciando di essere pronta a triplicare le emissioni di moneta tramite acquisto diretto di Etf e proprietà immobiliari, e ricordando, per chi fa finta di non voler capire che la BOJ non ha limiti nell’uso degli strumenti di politica monetaria. Cannonate finanziarie.
L’investitore italiano però rimane in attesa di Draghi e non si accorge che da Oriente, con il taglio dei tassi della Banca Centrale Cinese, arrivano altre bordate. A forza di aspettare si perde la corsa di tutti i treni che in giro per il mondo continuano a correre.
Voglio ricordare che l’ultimo rally ha avuto il suo incipit nelle varie dichiarazioni dei membri Fed a sostegno e fiducia verso una politica monetaria ancora accomodante.
Il bazooka, come Godot, non arriverà mai? C’è chi lo vede sotto l’albero di Natale, chi come Goldman Sachs assicura che sarà azionato a inizio 2015. Essendo l’ultima arma disponibile sarà usato in caso di emergenza, e non certo in un mercato al rialzo come quello che stiamo vivendo.
FTSEMIB:  i livelli non cambiano, 20,200, sopra vedrete correre la slitta. Rialzo a occhi chiusi e senza freni. Ma io nutro ancora forti dubbi che venga sfondato nel breve.
WALL STREET: “plunge protection” la protezione contro il tonfo. Sembra che sia la mano invisibile della Fed, autorizzata a intervenire direttamente sul mercato, a sostenere i corsi di borsa. Ma è altresì vero che la Fed non vuole un mercato che sale troppo celermente. Il Nasdaq mi preoccupa, meglio coprirsi con l’ETF BOOST NASDAQ100. E se fosse lo “shale gas” il fantasma che spaventa la finanza?
PRYSMIAN: società contendibile, questo comprerei a Piazza Affari.
NEM e CDE: l’Oro potrebbe ora muoversi, questi i miei titoli preferiti.
BE: +80% da inizio anno e non è finita. Questo è il mio regalo di Natale ai miei 3 affezionati lettori.